venerdì 26 agosto 2011

"Correre a piedi nudi" Contro "Scarpe minimaliste"

Qualcuno mi ha fatto notare che in questo blog ci sono più immagini di scarpe minimaliste o sandali che di vero e proprio "barefooting" ovvero corsa a piedi nudi.

Naturalmente è vero, e credetemi, il primo ad essere sorpreso sono stato io ;)

Ci sono varie ragioni per questo: ma prima devo ammettere che al barefooting ci sono arrivato per gradi, o forse per caso: in realtà avevo in programma di aumentare il chilometraggio settimanale con l'obbiettivo di arrivare in un paio di anni all'Ironman o forse una Ultra... e stavo cercando sempicemente un modo per non farmi distruggere le ginocchia sempre doloranti :(( 

Con un po' di ricerche ho scoperto circa un anno fa il Chi Running. Avevo scoperto già da tempo (sulla mia pelle) che con scarpe con il minimo supporto avevo meno problemi ripetto aquando usavo scarpe con motion control che mi venivano consigliate insistentemente dai negozianti e dal mio medico sportivo (che mi diceva di corrre poco "perchè fa male!!!").

In un capitoletto del libro di Danny Dryer sul Chi Running viene consigliato di correre a piedi nudi per migliorare la propriocezione, ho googlato "barefooting", visitato un po' di siti e blog, visto filmati su YouTube e ho deciso di dare una chance alla corsa a piedi nudi.
Per tutto l'inverno ho intervallato il normale allenamento con alcune corse a iedi scalzi sul tapis roulant.

Non c'è voluto molto perchè le porte di un mondo nuovo (e migliore!) mi si aprissero!! A marzo ho corso con le Asics SkySpeed (con minimo supporto) la Stramilano (21k) migliorando il mio PB di 3 minuti... SENZA NESSUN PROBLEMA ALLE GINOCCHIA!! :)))

Il barefooting, ovvero la corsa a piedi nudi era diventato il mio nuovo modo di allenarmi e in un certo senso di vivere.

Ma veniamo alle scarpe minimaliste: 

lo sport che pratico di più è il triathlon; per regolamento non è possibile correre a piedi scalzi.
Mi è subito sembrato che le Vibram Five Fingers fossero un buon compromesso fra scarpe e piedi nudi, così ho archiaviato le mie Sky Speed (quasi nuove) e le VFF sono diventate le mie scarpe "ufficiali".
Sono 4 mesi, dalla maratona di Milano, che non uso più le cosiddette "normali" scarpe da corsa: la transizione era ormai completa.

Vorrei precisare che la transizione ottimale fra scarpe e corsa a piedi nudi non è usare scarpe minimaliste!

Per esperienza diretta posso assicurarvi che correre con una qualsiasi suola sotto i piedi, sebbene la più minimalista delle minimali non è correre a piedi nudi!

Con le scarpe minimaliste dal piede non arrivano i feedback fondamentali per correggere la postura e l'appoggio, sembra tutto facile e si rischia seriamente di esagerare e farsi del male, come testimonia puntualmente l'infiammazione al tendine d'achille che mi sono beccato tre giorni prima della maratona di Milano! :((

Piuttosto è correto dire che la transizione fra scarpe e scarpe minimaliste... è la corsa a piedi nudi!!

La seconda ragione per cui spesso uso le VFF o i sandali Lizard (che ho adottatto da quando ho letto "Born to run" di Chris Mc Dougall :) è che i sentieri su cui corro sono costituiti principalmente da sassetti aguzzi (sono nella terra del marmo!); spesso anche il mio cane ha problemi ai polpastrelli, ed è un Golden Retriever, quindi veramente "born to run"!!
Questo non significa che non ci corro a piedi scalzi, ma correre da 10 a 20 km su quel terreno senza un minimo di protezione è ancora al di fuori dalle mie possibilità (ma cisto lavorando!).

La terza ragione è probabilmente la più intima delle tre: per fare foto o video che abbiano un senso occorre pensare alle inquadrature, sistemare la fotocamera, ripassare più volte nell'inquadratura per poi scegliere la ripresa migliore, magari farsi aiutare da qualcuno...
Sinceramente, quando corro a piedi nudi sono talmente immerso nelle sensazioni, nell'ambiente, che non mi viene proprio in mente di usare la fotocamera!

Comunque alla fine qualche ripresa l'ho fatta, anche per vedermi un po' dall'esterno e magari scoprire dove posso migliorare un po' la tecnica.
Ho infatti scoperto che quando sono stanco tendo ad aprire un po' troppo il piede destro e a strisciarlo un po'; qualche giorno fa, correndo in un bosco verso sera, sono inciampato su una radice e mi sono grattato il ginocchio sinistro, in qualche modo mi ha sbilanciato un po', tendo a "proteggerlo" insistendo più sulla gamba destra... fare tesoro di queste sensazioni sarebbe impossibile con le scarpe!!!


Quindi, la morale è: la corsa a piedi nudi è la corsa a piedi nudi, non con scarpe minimaliste o sandali, non con Chi o Pose running.

Ma Chi e Pose running possono aiutare a correre meglio, e le calzature minimaliste, come sandali Lizard o Vibram Five Fingers, possono permettere di correre più velocemente su sassi aguzzi, asfalto bollente (oggi a Verona c'erano 39 gradi!) e altri terreni difficili.

Cordialmente, a piedi nudi :) 

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

giovedì 18 agosto 2011

Corsa in montagna con le Five Fingers KSO

C'è chi le vacanze le passa sotto l'ombrellone, chi sul divano davanti alla tv...

Io ho preferito collaudare le mie nuove VFF KSO e la GoPro sul Col Cornier, a casa mia sulle Dolomiti Orientali ;)

Buon divertimento, e buone corse a piedi nudi (ma qui è meglio indossare le KSO!) :)))

Cordialmente, a piedi nudi :) 

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)


lunedì 15 agosto 2011

Meglio correre coi tacchi a spillo? un articolo di agosto 2010 :((

D'estate mi piace passare un po' di tempo nella mia casetta in montagna: qualche corsa nei boschi, escursioni su qualche cima, visita a tutti i rifugi, baite, ristoranti e agriturismi della zona... per forza che poi non dimagrisco! :D

Una delle cose che trovo più piacevoli è ripescare qualche vecchia rivista che con gli anni si accumulano in attesa che mi decido a fare "le grandi pulizie".
Fra le altre cose, è bello vedere come le visioni cambiano e spesso quello che  sembrava la scoperta del secolo si dimostra una "stronzata galattica" (termine poco scientifico ma appropriato!); un esempio fra tutti, il più divertente: "I vegetariani sono più intelligenti" :D

Mi è capitato fra le mani il numero di agosto 2010, un anno esatto fa, di una rivista sulla corsa fra le più "autorevoli" (le virgolette sono d'obbligo) in Italia (e non è Runner's World) che... beh, mentre lo ri-leggevo, non riuscivo a credere che qualcuno potesse averlo veramente scritto!

Sulla copertina si legge, testualmente: "Scarpe, l'ultima sciocchezza, sono peggio dei tacchi a spillo".

Incuriosito mi fiondo a pagina 72 dove un indignato redattore cita un articolo apparso sul Corriere della Sera del 26 gennaio 2010, dove si citava uno studio dove si mettevano in discussione le scarpe da corsa più o meno ammortizzate con più o meno controlli etc. (l'abbiamo già sentita 'sta storia, no?).
Lo studio consisteva semplicemente di far correre un gruppo test sul tapis roulant con le scarpe (uguali per tutti) e senza scarpe, e concludeva che anziché ammortizzare gli urti sul terreno provocava maggiore torsione di caviglie ginocchia e anca.

Se volete dare un'occhiata, c'è un'intervista a Cesey Kerrigan, la conduttrice dell'esperimento:

http://peakperformance.runnersworld.com/2010/02/feb-21-barefoot-running-biomechanics-expert-casey-kerrigan-m-d-hopes-to-develop-a-naturally-compliant-shoe.html

Fra l'altro segnalo che la dottoressa Kerrington ha creato una linea di scaper minimaliste che tuttavia non mi fanno impazzire:

http://cdcsuspension.com/

L'articolo sul Corriere terminava con una battuta/provocazione: le scarpe da corsa fanno peggio dei tacchi a spillo.

Il nostro bravo redattore della nostra affermata rivista di corsa, anziché prendere la battuta per quello che che è, prende sul serio la provocazione e si lancia in una disperata difesa delle scarpe da corsa iper tecnologiche, novello David Crockett a difesa di un'indifendibile Fort Alamo ;)

Cerca in primo luogo di smontare i metodi di misurazione delle forze agenti sulle articolazioni, si affanna a dire che in realtà ogni soggetto deve usare un tipo di scarpa differente (mi raccomendo, cambiatele spesso!!!), magari con qualche ortesi personalizzata. Poi il Tapis Roulant è diverso dall'asfalto, e le scarpe usate per i test sono pensate per l'asfalto (allora abbiamo bisogno di un paio per l'asfalto e uno per la palestra?) quindi non vale! ;)

Ma la cosa più divertente è che lo studio riporta, quando si corre a piedi nudi, una diminuizione della falcata di circa il 6%, e a questo punto il nostro bravo redattore si lancia in un "credo che questo punto dimostri piuttosto bene - qualora ce ne fosse bisogno - soprattutto quanto le moderne scarpe da running siano effettivamente confortevoli ed efficienti"...

Naturalmente noi sappiamo che più la falcata è minore e maggiore la frequenza, meno impatto si ha sul terreno e quindi meno infortuni!! Ma il nostro amico non lo sa ;)

Oh, beata ignoranza!!

No, no! So che qualcuno di voi, cari lettori di blog, penserà a un complotto ordito dalle case produttrici di scarpe per aumentare i consumi ai danni delle nostre povere caviglie e ginocchia, ma non è così!!

Nello stesso numero di agosto 2010 si legge in un articolo sulla superirità dei Kenyani: "lontani dai laboratori di ricerca e dai microscopi, le origini del nostro dominio sono da ricercare nei piedi nudi dei nostri ragazzi, che camminano o più spesso corrono attraverso i boschi per andare a scuola e per tornare poi a casa"; a pagina 102, sempre dello stesso numero di agosto 2010 la presentazione del libro: "La rivoluzione di Bikila" e nella categoria "jogging" della rubrica/catalogo delle scarpe, idovinate un po'? Le Vibram Five Fingers!! :)

Quindi, non solo il redattore si pone in modo assolutamente ottuso rispetto a novità e possibili novità migliorative, ma dimostra chiaramente che neppure si è degnato di leggere il proprio giornale!!

Le case produttrici di scarpe non hanno ordito un complotto, semplicemente Nike, Asics, Merrell e le altre stanno cambiando linea di produzione e prodotti per fabbricare scarpe che ci fanno correre in modo più naturale e salutare... continuando a guadagnarci, come sempre.

Il problema è la stupidità e l'ottusità degli allenatori che non si rendono conto che i loro atleti si stanno rovinando, dei giornalisti che dopo decenni di "test del bagnato" non riescono a pensare in modo diverso, di negozianti che sull'analisi della corsa su tapis roulant e telecamera hanno costruito il loro piccolo modesto impero, sugli ortopedici (ma fortunatamente non sono tutti così) che in malafede consigliano costosissime ortesi...

Volete veramente scoprire se correre a piedi nudi può essere meglio?
Lasciate stare riviste, consigli di esperti e blog su internet (tranne questo, naturalmente ;), toglietevi le scarpe e andate fuori a correre!

Ah, dimenticavo, a pagina 70 dello stesso numero di agosto 2010 c'è un articolo su "I mezzi per curare al meglio le patologie da sovraccarico funzionale del corridore". Io personalmente non l'ho letto perché non mi interessa: io corro a piedi nudi! ;)

Cordialmente, a piedi nudi :) 

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

In montagna coi sandali? I fantastici Lizard HEX :)


Mentre aspettavamo che il gulash fosse pronto mi sono messo ad osservare l'abbigliamento di chi stava intorno.

Erano quasi le due del pomeriggio, ma al rifugio c'era ancora un sacco di gente che mangiava.

La maggior parte indossava capi tecnici, scarponi pesanti o leggeri, scarpe da corsa, pantaloni lunghi o corti, pile e softcell erano annodati in vita perché nonostante le nuvole il sole scottava.

I prodigi della tecnica, in particolare la seggiovia, aveva permesso abbigliamenti a dir poco inusuali per una baita di montagna: scarpe col tacco, giacca e cravatta... :O

Ero l'unico con i sandali. O meglio: ero l'unico ad essere arrivato lassù con i sandali senza l'aiuto della seggiovia!

Certo, i miei sandali non sono le scarpette da riposo che si usano per passeggiare sul lungomare d'estate; gli HEX di Lizard fanno sul serio:
la suola Vibram garantisce un grip eccezionale, la suola piatta permette una calzata naturale, l'originale sistema di allacciatura avvolge il piede fermamente ma senza stringerlli.
Gli HEX della Lizard sono ottimi anche per la corsa, specialmente quando il sole è alto nel cielo e il termometro supera i 30°.

Le guide alpine e mia nonna non approverebbero; l'idea dello scarpone alto sulla caviglia che protegge è molto ferma nella mente. Qualche ragione ce l'hanno, sassi aguzzi, vipere, ortiche...

Fare un'escursione in montagna, non sto parlando di una semplice passeggiata naturalmente, con i sandali comporta una certa attenzione, bisogna veramente fare attenzione a dove di mettono i piedi; ma del resto è quello che bisogna fare comunque! Quando metti un piede nel posto sbagliato, difficilmente lo scarpone ti salva da una caduta, per quanto sia alto uno scarpone non sempre è sufficiente per proteggerti da una vipera (molto più utili i pantaloni lunghi).

Serve anche un certo allenamento su terreni sconnessi, non me la sentirei di consigliarlo a chiunque, specialmente in discesa: se la salita può essere difficile, è la discesa che ti uccide! ;)

Ma... che bello sentire il vento fra le dita dei piedi, non avere le calze inzuppate di sudore, i piedi bolliti, vesciche...

Prima ho detto che bisogna fare attenzione, ma in realtà la parola giusta è rispetto. Se rispetti la montagna hai più probabilità di divertirti senza farti del male.

Percorrere sentieri di montagna con i sandali non è facile, ma si è più a contatto con la natura, si ha una maggiore percezione di quello che si può fare e quello che è meglio non fare, e spesso è proprio questo che ti salva la vita, piuttosto che uno scarpone o una favolosa "diavoleria" tecnologica (detto da uno che di lavoro fa il consulente informatico...).

Gli unici problemi che hanno questi favolosi sandali Lizard sono: il sole crea divertententissimi disegni sui piedi:


e soprattutto: come farò a meno dei sandali quest'inverno?

Buone corse a piedi nudi, gente! e dove non si può, con un buon paio di sandali! :))

Cordialmente, a piedi nudi :) 

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

lunedì 8 agosto 2011

La grande corsa a piedi nudi fra Neanderthal e Cro-Magnon

Gli uomini di Neanderthal si sono estinti circa 30.000 anni fa, e come per molte altre estinzioni di massa, le ipotesi sul perché sono innumerevoli e tutte più o meno discutibili. Il grande problema che gli uomini di Neanderthal non sono qui a raccontarcelo! ;)

Una teoria però mi affascina, una di quelle teorie che non ti insegnano a scuola: l'uomo di Neanderthal non correva!


Se confrontassimo dal punto di fista fisicoun uomo di Neanderthal e un Cro-Magnon, senza dubbio scommeteremmo su Neanderthal: più muscolosi, quasi dei Wrestler moderni. I Cro-Magnon erano più minuti, quasi gracili in confronto. Immaginateli a lottare contro un lupo, una iena, oppure a cacciare un caribù... non c'è storia, direi 3 a 1 per il Neanderthal, no?

Perderemmo la sfida, 30.000 anni fa i Neanderthal si sono estinti e i Cro-Magnon si sono sviluppati e sono diventati Uomo Sapiens, i nostri bis-bis-bis-bis...nonni, insomma ;)

Perché? I Cro-Magnon avevano un cervello più grande, probabilmente usavano armi più sofisticate per cacciare, qualcuno suggerisce che la loro divisione dei compiti fra maschi e femmine gli  dava un vantaggio organizzativo; quest'ultima ipotesi non piace molto alle donne che si vedono relegate a un ruolo "secondario" rispetto agli uomini cacciatori ;)

Ma c'è un altra interessante ipotesi: circa 35.000 anni fa, i mutamenti climatici, probabilmente a causa i vulcani, hanno cambiato radicalmente l'ambiente: il clima più arido dirada le foreste che diventano steppe o savane, la vegetazione è più rada. Da un lato è più difficile trovare cibo sugli alberi, dall'altro anche gli animali vegetariani che costituiscono la fonte proteica di Neanderthal e Cro-Magnon per nutrirsi devono spostarsi, negli spazi aperti delle steppe e delle savane si aggregano in gruppi, o branchi, così che sia più facile avvistare pericoli e predatori e e per proteggere sé stessi e la loro prole.

L'uomo di Neanderthal ha possenti braccia, una muscolatura molto sviluppata. Pare non usasse particolari armi, coltelli per lo più, non ci sono resti che attestino l'uso di lance; bastava che si avvicinasse alla preda e la sua forza era sufficiente per procurarsi la cena.


Ma l'uomo di Neanderthal ha le gambe corte, i resti fossili lasciano supporre che  correre costava il 30% di fatica in più rispetto ai Cro-Magnon. E nelle savane o nele steppe, bisognava correre, spostarsi di continuo per inseguire i branchi che a loro volta si spostavano in cerca di cibo.

L'uomo di Cro-Magnon non era forte come il Neanderthal, ma aveva le gambe lunghe, ed era più resistente nelle lunghe distanze, oggi diremmo che era più portato all'endurance che agli sprint.

Non essendo forte, ma relativamente più intelligente del Neanderthal, aveva sviluppato una tecnica di caccia molto simile a quella dei felini o dei lupi: un gruppo di cacciatori individuava una preda all'interno del branco e la inseguiva, la preda scappava, si nascondeva nel branco, sperando di far perdere le tracce, ma qualcuno dei cacciatori non partecipava attivamente alla caccia aveva il compito di tenere d'occhio la preda, cosicché i suoi compagni potessero inseguire sempre la stessa preda.

Alla fine la preda si stancava non si muoveva più, e i Cro_Magnon, con l'aiuto di lance avevano facilmente la meglio: il pasto per i cacciatori e i famigliari rimasti a casa era assicurato.

I vantaggi dei Cro-Magnon erano quindi due:

1 - comportamento organizzato
2 - capacità di correre a bassa intensità per molto tempo

I Neanderthal non potevano correre, o almeno non ai livelli dei Cro-magnon e la storia li ha fatti estinguere.

Mi piace riflettere che ancora oggi ci piace radunarci in gruppi organizzati per correre insieme ore e ore, certo non più per procurarci la cena, ma solo per una medaglia, oppure perché in qualche modo siamo ancora programmati così (non è passato molto tempo, in fondo...).

Buone corse, gente! e come facevano i nostri bis bis bis... correte a piedi nudi! :)))

Cordialmente, a piedi nudi :) 

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

martedì 2 agosto 2011

Corsa a piedi nudi sull'asfalto bollente, vesciche e il film" 127 ore"

Ma perché non faccio mai quello che predico??!!

Quante volte su questo blog ho scritto di andarci piano, di fare attenzione ai tipi di terreno su cui si corre, e che d'estate l'asfalto... diventa bollente!!!

Era quasi la una, il sole splendeva, e io ero stufo di stare dietro al monitor del mio computer, indosso le mie KSO, faccio per uscire, ci ripenso: troppo caldo per costringere i piedi nelle scarpe, considero i sandali... ma no! In fondo sono io quello che parla di corsa a piedi nudi, no? 

Esco a piedi nudi col sorriso sulle labbra, incurante di qulche sguardo curioso.

I primi passi vanno alla grande, il marciapiede di marmo chiaro è gradevole, liscio e tiepido, mi butto sulla strada, hanno appena asfaltato e i piedi trottano allegramente sulla strada liscia, anche se, in effetti, scotta un po'.

Proseguo allegro, il tratto rifatto di fresco finisce, le pioggie hanno rovinato la strada, e oltre alle buche i sassolini ell'asfalto creano un fastidioso effetto "carta vetrata" ;)

Un chiometro e mezzo dopo devo ammettere che l'asfalto è bollente, tagliente e fastidioso; un persistente dolorino sotto le piante dei piedi mi consiglia di fermarmi, controllo la situazione... 

ahi ahi ahi!

Le piante dei piedi sono arrossate e sotto il piede destro una bolla si sta formando sulla zona d'appoggio...

Oops!

Guardo in direzione di casa, un chilometro e mezzo circa, sospiro e mi avvio dolorante. 
Da qualche parte ho letto che quando si esce a correre a piedi nudi e non si è sicuri delle condizioni ambientali è sempre meglio portarsi dietro un paio di sandali, dove l'ho letto? ...

Ah, già, credo di averlo scritto io, da qualche parte!

Ma perché non mi dò retta?!

Perché, specialmente noi maschietti, ci consideriamo invincibili, indistruttibili, immortali...

Se avete visto il film 127 ore sapete di cosa parlo, se vi siete trovati in una situazione pericolosa e avete pensato: ma perché sono qui?! sapete di cosa parlo.

Oggi è solo una vescica, l'inverno scorso era una strada persa nel bosco, in un metro e mezzo di neve, per Aron, il protagonista (reale) di 127 ore è soltanto una piacevole escursione in un canyon, per qualcuno è guidare un'automobile quando si sa che si è bevuto un bicchiere di troppo, o si scende da una pista da sci dopo qualche grappa e bombardino...

Rispetto.

Rispetto per sé stessi e rispetto per gli altri, famigliari, amici...

Tutto questo per una vescica, o forse perché ogni tanto mi rendo conto che ho 46 anni.

Ok, ora una piccola lezione tecnica: il piede destro ha una vescica grossa e fastidiosa, il sinistro è molto arrossato ma solo una piccola vescichetta, quindi significa che devo lavorare sulla tecnica per pareggiare il passo, evidentemente appoggio meglio il sinistro che il destro, probabilmente appoggio il destro più a lungo o tendo a "strisciarlo" di più sul terreno.

Morale: correre a piedi nudi è veramente il modo più salutare per correre; questo non significa che bisogna farlo anche quando le condizioni ambientali o personali lo sconsigliano ;)


Buone corse a piedi nudi, gente! ...quando fa un po' più fresco, o magari sull'erba...

Cordialmente, a piedi nudi :) 

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)