domenica 30 ottobre 2011

Come iniziare a correre a piedi nudi. La trasizione da scarpe a barefoot.


Curiosando nei vari forum e blog sulla corsa, tanta gente si lamenta di problemi riscontrati, o semplicemente temuti, quando si inizia a correre scalzi e si leggono svariati consigli su come effettuare la "transizione" fra la corsa con comuni scarpe da corsa e barefoot, o scarpe minimaliste.

Uno dei consigli che sento maggiormente è iniziare con scarpe più basse, o "zero-drop", o scarpe minimaliste quali Vibram Five Fingers, per poi arrivare in… anni… a correre a piedi nudi…

Ora, non voglio girare intorno  alla risposta e voglio essere più chiaro possibile: 

il miglior modo per iniziare a correre a piedi nudi è: correre a piedi nudi!


Chiariamo anche un equivoco: correre a piedi nudi non significa scarpe minimaliste, non vuol dire Five Fingers e non vuol dire sandali. Correre a piedi nudi significa a piedi nudi.

La cosa peggiore che si può fare quando ci si avvicina al barefooting è esagerare (e io sono un esperto in questo!); correre a piedi realmente scalzi permette di capire maggiormente quando è il caso di smettere ed è più difficile quindi farsi male.

Ho appena finito di correre una maratona in Vibram FiveFingers senza il minimo problema a parte una piccola vescichetta a lato del piede destro, ma non sarei mai riuscito ad ottenere questo risultato senza aver corso almeno un terzo del mio allenamento a piedi (veramente) nudi.

Ecco qualche consiglio per entrare nel mondo del barefooting:

1 - corri a pedi (veramente) nudi, non barare!

2 - corri su strada, l'erba o altre superfici morbide perdonano gli errori, la strada "insegna" meglio :) il tapis roulant può andare bene, ma la strada è meglio.

3 - vacci piano, il primo giorno prova con 100 / 200 metri, vedi come va e se tutto è ok, il giorno dopo aumenta. 

4 - controlla bene i tuoi piedi dopo la corsa, qualche dolorino probabilmente è normale, se ci sono troppe vesciche o fa male, stai sbagliando qualcosa. Ricorda, sono i tuoi piedi il tuo migliore maestro.

5 - ok, probabilmente non andrai a lavorare a piedi nudi, ma perché non stai a piedi nudi in casa? O in giardino? Perché non porti il cane a fare i bisognini a piedi nudi? Come puoi pensare di abituare i piedi alla corsa barefoot stando a piedi nudi qualche decina di minuti alla settimana?

Sto preparando un po' di materiale sulla tecnica di corsa barefoot, per adesso:

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

martedì 25 ottobre 2011

Correre la Maratona di Venezia con le Vibram Five Fingers e migliorare il Personal Best di 10 minuti


Non era iniziata bene.

A causa di bronchiti e influenze sono stato costretto a saltare i lunghi; presentarsi alla partenza di una maratona con al massimo 25 km di lungo non è il massimo. :(

Poi la vescica. Il giorno del ritiro del pettorale  c'era un bel sole invitante e così, anziché prendere l'autobus dalla stazione di Mestre fino all'Expo al parco di San Giuliano (3,5 km) ho fatto una bella passeggiata andata e ritorno (7km). Non avevo preventivato quest'evenienza e indossavo delle All Star basse, non proprio l'ideale per camminare. Risultato: una vescica sul tallone, a 2 giorni dalla gara! :((

La mattina di domenica sveglia alle 5, sbadiglio, mi stiro… un dolore lancinante al ginocchio, decisamente insolito e inaspettato, probabilmente dovuto a una posizione strana durante il sonno. :(((

No, non era iniziata bene, però mi sentivo in forma, eccitato, euforico.

A Stra fa freddino, ma in mezzo a 7000 persone non si sta poi male :)
Il breve riscaldamento mi rincuora: il mio corpo risponde bene.

Mestre aspetto il via al suono dell'Ouverture de "La valchiria" di Wagner (un po' fuori dalle righe ma almeno ci ha risparmiato il solito Gladiatore e We will rock you)  ripasso la strategia di gara: niente gps, niente cardio: ascolta il tuo corpo, segui il tuo cuore.

Corri finché puoi, cammina quando devi, trascinati se occorre, non mollare mai! :))

Appena superato l'ingorgo iniziale, I primi 21 km vanno via lisci, "Good vibrations" avrebbe detto Bob Marley; fino al 30° nel parco di San Giuliano a 2:47:37… il mio tempo migliore sui 30 km era poco sotto le tre ore! 

Da 30° al 40° la mancanza di lunghi si fa sentire, ma camminare non è un'opzione e trotterello lungo il ponte della Libertà che non finisce mai!

Di fianco al primo ponte c'è un cartello: 14 bridges to go, 14 ponti alla fine, sorrido: è quasi fatta!

I ponti non migliorano la mia andatura, ma l'allenamento sulle colline della Valpolicella mi aiuta, la gente ai lati delle transenne anche ;)

Mi godo lo stupendo scenario di questa città unica, in mezzo ad ali di folla che ti incitano, bambini che ti danno il cinque, vorrei accarezzare tutti i Terranova, Labrador, Golden Retriever e Bernesi delle squadre di salvataggio, che sono lì nel caso qualcuno cada nel canale :)

Il ponte di barche sul Canal Grande mi fa vedere Venezia da una posizione inusuale, sono arrivato! …quasi ;)

La passerella d'onore in mezzo alla folla in piazza San Marco è grandiosa, ancora 2 ponti, 1…


e, finalmente.. l'arrivo! :))


Un tipo mi guarda le scarpine a cinque dita e mi dice: hai corso con quelle? ci vuole un bel coraggio! Avrei tante cose da dirgli ma gli sorrido e gli dico solo che ho migliorato il mio Personal best di 10 minuti, anche se questo non è importante, ma i runner ci tengono tanto...

L'importante è che sto bene, stanco, naturalmente, lo stomaco in subbuglio per il solito integratore che non va giù, ma sto bene!

Provo a prendere il Vaporetto, ma lo stomaco non mi da pace :(
Scendo ad Accademia e, visto che 42 km non erano abbastanza, mi faccio una bella passeggiata turistica di 2 km fino alla stazione dei treni ;)

Conclusioni: correre a piedi nudi o con scarpe minimaliste non fa di me un campione, ma sicuramente mi ha aiutato a correre meglio, e divertirmi di più… migliorando comunque i miei tempi!
Posso solo testimoniare che il barefooting non è una moda, è veramente il modo migliore di correre!

 

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

mercoledì 12 ottobre 2011

Correre a pedi scalzi in inverno, o con le calze! Meno 11 giorni alla Maratona di Venezia!


Anche oggi faceva caldo.

Incurante della bronchite che sembra abbia deciso di non passare più, in pausa pranzo io e Elsa, la mia personal trainer a 4 zampe, abbiamo fatto la nostra solita corsetta di poco meno di 10 km sulle colline fra i vigneti.
Quando ci siamo fermati alla fontana Elsa ha immerso come al solito la testa dentro l'acqua fresca.
mentre mi asciugavo la fronte sudata con la maglietta mi sono chiesto cosa vuol dire correre a piedi nudi in inverno, quando fa veramente freddo.

In effetti, sebbene sia un anno che ho iniziato a correre scalzo, i primi mesi di transizione dalle scarpe li ho corsi perlopiù sul talis roulant, tranne qualche corsetta vicino a casa, ma erano più esperimenti che vere e proprie corse.

I primi chilometri a piedi nudi sono iniziati in primavera, con le prime giornate tiepide.

In febbraio ho comprato il mio primo paio di Vibram FiveFingers, e in febbraio/marzo ho corso un bel po' con le mie KSO Treksport e le calzettine a 5 dita della Lizard… ma non è correre a piedi nudi ;)

Barefoot Ken Bob si è trasferito in California per poter correre sempre a piedi nudi, è non ho mai visto un Tarahumara correre nella neve... ma non sembra essere impossibile!

In rete ho trovato questo video, il ragazzo sa come correre a piedi nudi; certo, qualche perplessità sulle calze ce l'ho, in mezzo alla neve si bagnano subito e il piede sta peggio che scalzo, e le calze non offrono certo il grip delle suole Vibram che il tipo dice di aver buttato.


Promesso: la prima nevicata faccio una corsetta a piedi nudi e vi racconto… tanto di questo passo, l'inverno non inizierà mai! :)))

Per domenica 23 ottobre, il giorno della maratona di Venezia, è prevista una leggera pioggia e temperature dai 11° a 15°; non farà caldo ma non sarà neppure inverno. Dovrebbe essere anzi la temperatura migliore per correre.

I miei piedi nono sono ancora adattati per correre 42 km completamente scalzo, così, come annunciato, correrò con le Fivefingers Bikila ls.

Però mi sta venendo la voglia di togliermi le Vibram gli ultimi chilometri, quelli in mezzo ai ponti e ai canali; in fondo anche chi ha dato il nome alle mie scarpine, Abebe Bikila, ha iniziato con le scarpe e se le tolte strada facendo! :))))

Un dubbio: non è che i lastroni di pietra veneziani, sotto una leggera pioggia, siano un po' troppo scivolosi per correre a piedi nudi in sicurezza? In effetti le suole Vibram, qualche vantaggio lo danno ;)

Ok, ci penserò strada, o meglio: canali facendo :)

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

mercoledì 5 ottobre 2011

Steve Jobs 1955-2011


Erano gli anni '80. Il mio grande sogno era l'Apple IIe, ma non me lo potevo permettere, così programmavo in Basic sul Commodore 64 della mia ragazza… abbastanza frustrante ;)

Erano gli anni di "War games", "Electric dreams" e di "Blade Runner".

Si parlava tanto di come la tecnologia avrebbe cambiato il mondo, ma nessuno, neppure i più visionari fra gli scrittori di fantascienza aveva previsto il telefonino, men che meno questo meraviglioso strumento che è l'iPhone.

L'iPod aveva un illustre predecessore, naturalmente: il "Walkman" della Sony, con cui per la prima volta la musica diventava portatile, ma l'iPhone, che ci sembra oggi così normale, negli anni '80 era qualcosa di inimmaginabile.

Quando questa mattina è suonata la sveglia, sul mio iPhone ho trovato una brutta notizia, Steve Jobs è morto. Alla fine il tumore al pancreas ha avuto la meglio.

La visione rivoluzionaria di Steve Jobs non ci ha dato il personal computer, non ci ha dato l'iPod, l'iPhone, l'iPad, prossimamente l' iCloud, i cartoni animati in 3D della Pixar etc.

Ovviamente tutti questi prodotti sono scaturiti dalla sua mente, ma il suo più grande dono è l'informazione.

In qualsiasi momento, in qualsiasi luogo (raggiunto da internet) abbiamo accesso all'informazione o possiamo crearla: Twitter, Facebook, Blogs, Google+, Wikipedia...

Cito Cosmo, il captive di "Sneakers", "I signori della truffa": "There's a war out there, old friend. A world war. And it's not about who's got the most bullets. It's about who controls the information. What we see and hear, how we work, what we think... it's all about the information!"

(c'è una guerra là fuori, vecchio amico, una guerra mondiale. E non è su chi ha più proiettili, è su chi controlla l'informazione. Quello che vediamo e sentiamo, come lavoriamo e cosa pensiamo… è tutta una questione di informazione)

In un momento in cui si discute su come imbavagliare i blogger, all'indomani della decisione di Wikipedia di oscurare la versione italiana, il dono di Steve Jobs mi sembra ancora più importante; tutti noi ora abbiamo la possibilità di creare e ricevere informazione, ora abbiamo il potere: non buttiamolo via.


Ciao Steve, ci mancherai molto.

Correre a piedi nudi sotto la pioggia: divertimento, vesciche e le scarpe per per cavalli - 18 giorni alla maratona di Venezia

Di gare sotto la pioggia ne ho fatte un po'; giusto per citare ricordo un triathlon olimpico a Bardolino dove appena uscito dall'acqua ero incerto se togliermi la muta o… tenerla per andare in bicicletta!! :)

Quest'anno poi, all'ironman 70.3 di Pescara una specie di tempesta mi ha accolto sulle colline, con fiumi di fango sulla strada, alberi spezzati dal vento, fulmini che ci cadevano tutto intorno… 

Ma, per dirla come Aldo Rock, anche lui in balia della tempesta, si sa: non esistono avverse condizioni ambientali, solo atleti particolarmente arrendevoli ! ;)

Poche settimane fa mi sono perso fra le colline e un temporale piuttosto minaccioso mi ha costretto a correre per una decina di chilometri sotto un'acqua scrosciante.

Ma in tutte queste occasioni indossavo, per quanto minimaliste, delle scarpe.

Non ho mai corso a piedi nudi sotto la pioggia. Non sto parlando naturalmente di qualche corsettaliberatoria sotto una pioggerellina autunnale, sto parlando di diversi chilometri a piedi nudi sotto il diluvio universale.

In quest'autunno che sempra più un prolungamento d'estate non c'è stata ancora l'occasione, ma prima o poi pioverà e mi sto chiedendo come si comporteranno i miei piedi.

Se si fa qualche ricerca sui vari blog, i pareri sono discordanti.

In linea di massima l'umidità e la frizione portano con sé il problema delle vesciche. Chiunque abbia fatto un lungo bagno o abbia lavato tanti piatti sa che che la pelle bagnata diventa molle e rugosa. Il "piede da trincea" è stato l'incubo di tutti i soldati costretti a vivere costantemente nell'umidità.

D'altra parte molti barefooters asseriscono di non avere particolari problemi con la pioggia, ma che anzi, è particolarmente divertente!

Oltretutto i piedi si asciugano subito!

Non solo noi umani abbiamo questo tipo di problemi: nel medioevo i cavalli erano spesso costretti a vivere e camminare in mezzo al fango, le strade non erano ovviamente asfaltate, gli zoccoli marcivano e le infezioni erano comuni, ed è per questo motivo che sono stati inventati i ferri di cavallo, per alzarli dal fango e tentare quindi di proteggerli il più possibile.


In questi anni c'è un grande dibattito sulla dubbia utilità dei ferri da cavallo; le condizioni delle scuderie sono fortunatamente migliorate come anche le strade.

I cavalli senza ferri sono meno soggetti agli infortuni, meno sensibili a malattie e nevrosi e generalmente sono più di buon umore.

Una storia già sentita, non è vero? ;)


Per quanto riguarda noi umani, correre a piedi nudi sotto la pioggia mi alletta non poco, e quasi quasi non vedo l'ora che piova per fare una bella corsetta! :)

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

domenica 2 ottobre 2011

La ricetta per correre una maratona a piedi nudi, il miglio in 4 minuti e il potere della mente - 21 giorni alla maratona di Venezia

Quando parlo con qualcuno di corsa, la prima cosa che mi chiedono è se ho mai fatto la maratona di New York.

Con tutto il rispetto per questa città unica, non vedo perché dovrei andare fino a New York per correre 42 km !

Non sto dicendo che non mi sparerò mai un viaggio di diversi fusi orari e spendere un sacco di soldi per correre la più famosa maratona del mondo, di cose strane ne ho fatte tante nella vita!
Ma perché mai dovrei farlo per forza? Con tante belle maratone in tante belle città italiane!!!


In realtà non è nemmeno detto che uno se corre,  debba fare per forza una maratona! Ci sono tante distanze altrettanto belle e soddisfacenti, ma la maratona sembra la distanza principe, l'obbiettivo di ogni runner che voglia definirsi tale.

Va anche detto che ormai correre una maratona sembra essere una cosa normale, ognuno di noi conosce una quantità di persone che ne ha corsa almeno una; quindi sappiamo che una qualsiasi persona con un certo tipo di allenamento, qualche sacrificio e dedizione, può arrivare al traguardo di una 42 km.

Sappiamo che possiamo farcela, siamo convinti che ce la faremo, quindi è normale che un sacco di gente riesce ad arrivare al traguardo.

Questo mi ricorda la storia del miglio in meno di 4 minuti: prima del 6 maggio 1954, tutti pensavano che l'uomo non potesse correre un miglio (poco più di 1,6 km) in meno di 4 minuti, e infatti fino ad allora nessuno c'era riuscito.

Roger Bannister era invece convinto di potercela fare, così, nel corso di una gara universitaria ad Oxford, Roger Bannister ha corso un miglio in 3 minuti e 59.4 secondi.

Ma la cosa più sorprendente non è questa. Subito dopo un sacco di runner improvvisamente sono stati in grado di correre il miglio sotto i 4 minuti, compreso studenti delle scuole superiori!

Perché ci sono riusciti? Semplice, adesso erano convinti che si poteva fare! :)

Chi corre a piedi nudi non è esente dalla "maratona-mania", ma c'è una grande differenza:  relativamente poche persone ancora hanno corso una maratona a piedi nudi, e spesso i barefooter tendono a crearsi intorno una sorta di leggenda. A titolo di esempio voglio ricordare "Barefoot" Ted Mcdonald  alias "the Monkey", "Barefoot" Ken Bob, Tellman Knudson, grandi barefooter ma anche grandi comunicatori.  Se poi parliamo di Caballo Bianco immortalato in "Born to Run", i Tarahumara o gli stessi keniani che incontriamo sulle nostre gare, sembra di parlare di esseri mitologici.

"per correre a piedi nudi bisogna pesare 50 chili come i keniani"
"per correre a piedi nudi bisogna iniziare da bambini"
"per correre a piedi nudi bisogna essere dei superoi"
"non riuscirò mai a correre a piedi nudi"

...

Io ho iniziato a correre a 38 anni e a correre a piedi nudi a 45, sono alto 1,85 m e peso 84 kg e… non sono un supereroe!  Se dobbiamo seguire la logica comune, non dovrei nemmeno alzarmi dal divano e potrei dedicarmi al massimo a guardare lo sport in tv.
Il mio vecchio medico sportivo una volta mi ha detto che non avrei mai dovuto correre una maratona, che mi sarei fatto male...
Adesso non ho problemi a finire una maratona, il 23 ottobre a Venezia correrò la seconda nel 2011, o un triathlon Ironman 70.3; certamente non arrivo primo (più facile che arrivi ultimo!), ma la mia collezione di magliette e medaglie "finisher"  aumenta ogni anno… senza mai un infortunio!

Volete la ricetta per poter correre una maratona a piedi nudi?

Per poter correre una maratona a piedi nudi bisogna innanzitutto convincersi che correre una maratona a piedi nudi è …normale!
L'uomo ha corso a piedi nudi per decine di migliaia di anni, quindi possiamo farlo anche adesso, e possiamo farlo tutti!

Una volta che siamo convinti che si può fare, si tratta solo di adattare il proprio fisico alla corsa scalzi, bisogna imparare la tecnica, fare attenzione ai segnali del proprio corpo, ma il primo organo da allenare è il nostro cervello, la nostra mente. Senza la convinzione, la determinazione e la concentrazione non ce la faremo fai!

Quindi niente scuse: vogliamo correre una maratona, magari a piedi nudi?
Bene, allora spegniamo il computer, usciamo in strada e corriamo… a piedi nudi! :))

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)