martedì 29 novembre 2011

Correre con scarpe minimaliste in inverno: Merrel Embark Glove

Le vie di mezzo non mi piacciono.

Correre a piedi nudi presenta innumerevoli vantaggi, uno di essi è che quando finisci in una pozzanghera l'asciugatura è immediata. Se si indossano scarpe e queste si bagnano, l'acqua rimane nella scarpa e il piede resta imprigionato in un ambiente umido e sgradevole. Ricordiamo inoltre che l'umidità, unita allo sfregamento produce le odiate vesciche.

Certo, anche correre sulla strada bagnata sotto la pioggia a piedi nudi a non è sempre gradevole; finchè si fa una corsetta l'esperienza è divertente e gratificante; ma a lungo andare, per chi ad esempio si allena per una mezza maratona o una maratona, la pelle umida diventa grinzosa e molle, quello che chiamo "effetto lavaggio piatti" ;)

Quando poi si corre in inverno, oltre all'umidità c'è anche il freddo. Una cosa è fare una corsetta nel parco, altro è correre 20 km nei boschi, ma anche in strada, a temperature intorno allo zero.

Come più volte dichiarato in questo blog, non sono un integralista della corsa a piedi nudi, e penso che se esistono strade migliori, è giusto percorrerle.

Dall'invenzione del Gore-Tex in effetti correre sotto la pioggia, nelle pozzanghere, nella neve, è diventata un'esperienza molto gradevole, sia per quanto riguarda l'abbigliamento, sia per tenere i piedi all'asciutto.

Da quando ho iniziato a correre, in inverno le mie calzature sono sempre state rivestite dalla famosa membrana impermeabile; quest'anno però mi sono chiesto cosa dovevo fare: la prossima settimana, per il ponte dell'Immacolata sarò in montagna e, con un po' di fortuna meteorologica, ci sarà la neve. Per quanto sia un convinto barefooter, non mi ci vedevo a piedi nudi in mezzo metro di neve; d'altra parte mentre provavo le mie vecchie Salomom, non riuscivo a trovarvi nella diversità della calzata, il tacco ammortizzato e alto... no, non potevo tornare indietro!

D'altra parte già domenica scorsa mi sono reso conto che la mesh delle Five Fingers KSO non era il massimo nelle pozzanghere ghiacciate sulle colline veronesi; dovevo trovare una soluzione.

Dopo un po' di ricerche, non sono facilissime da trovare, mi sono lasciato tentare dall'ultima nata della linea "barefoot" di casa Merrel: le Embark Glove.

Come prima sensazione devo dire che le immaginavo più morbide, ma d'altra parte la membrana in Gore-Tex non è famosa per la morbidezza, anche se la calzata risulta comunque piacevolmente confortevole.

Essendo una scarpa (molto) invernale, il suo utilizzo dovrebbe prevedere un bel paio di calze calde, anche se tutto sommato, l'aderenza della scarpa al piede lascia intravedere delle possibilità anche indossata senza calze... meno possibilità di bagnare le calze stesse, no? ;)

La suola non è il massimo della morbidezza, ma si piega tranquillamente durante la falcata e il piede sembra spinto naturalmente all'appoggio frontale; questa caratteristica è molto utile nella camminata dove l'appoggio frontale viene meno naturale che nella corsa.

La scarpa mantiene comunque una capacità di torsione sufficiente per assecondare il movimento naturale del piede.

La suola è dell'omnipresente Vibram, che sembra avere il monopolio assoluto delle scarpe minimaliste; del resto correndo su strade ghiacciate si apprezza il fantastico grip per cui la celebre casa è giustamente famosa.

Su internet molti feedback negativi sono sulla parte posteriore, giudicata molto rigida e fastidiosa per il tendine di Achille, il che è abbastanza vero, ma sembra essere sufficientemente bassa per non creare eccessivi problemi; potrò essere più preciso dopo qualche decina di chilometri di corsa.

Prime sensazioni positive, quindi. Il verdetto finale poi lo darà l'uso intensivo nei prossimi mesi.

Una cosa è certa: nonostante la Embark Glove sia una scarpa decisamente minimalista, nonostante la calzata dia veramente l'impressione del guanto, nonostante la struttura della scarpa favorisca un appoggio naturale, correre a piedi nudi o "barefoot", come è scritto all'interno della serie minimalista delle Merrel, è un'altra cosa ;)

In inverno però, quando il termometro scende intorno allo zero, piove o nevica, per mantenere i piedi asciutti, correre in modo discretamente naturale e aumentare la sicurezza su terreni scivolosi qualche piccolo compromesso bisogna accettarlo! :)

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

martedì 22 novembre 2011

Trail con Vibram Fife Fingers, o altre scarpe minimaliste


"No ste a far maratone, che te fa mal!"

Così diceva il mio medico sportivo un po' di tempo fa. Sono passati alcuni anni, alcune maratone, molte mezze e vari triathlon, fra cui anche un paio di Ironman 70.3.

Con grande soddisfazione posso dire di essere ancora vivo, di non aver mai avuto infortuni seri salvo qualche tendinite da "abuso" e qualche ginocchio sbucciato da caduta.

In realtà all'inizio di questa nuova vita correre una maratona o un triathlon su strada era l'ultimo dei miei pensieri. Io volevo fare l' "Ultra trail del Monte Bianco".



Presto questo desiderio si era infranto contro alcune piccole difficoltà tecniche fra cui le mie ginocchia e la mia mancanza di potenza.

Da subito mi sono scontrato contro uno dei maggiori problemi dei runners: appena superavo la mezz'ora di corsa mi facevano male le ginocchia; e quando dico male intendo veramente male. Alla fine delle gare mi reggevo in piedi a malapena; inoltre, a causa della scadente bidinamica della mia corsa, anche la parte superiore del corpo era malconcia e le braccia e il collo erano doloranti.

La debolezza delle mie ginocchia mi ha sempre impedito di allenarmi per un trail, specialmente per le salite, dove le mie ginocchia cedevano immancabilmente dopo pochi chilometri.

Poi ho cominciato a imparare a correre, a mantenere una postura più corretta, fino a un anno fa, quando ho ricevuto l' "illuminazione" e ho iniziato a correre a piedi nudi.

Ora so di poter correre una maratona senza dolori, recuperando in pochi giorni e divertendomi.

E mi è tornata la voglia di trail :)

Per l'UTMB forse ci vorrà un ancora un po' , ma l'anno prossimo potrebbe essere il Magraid (www.magraid.it); i 100 km sono distribuiti in tre giorni e la cosa sembra abbastanza accessibile.

In realtà anche se le mie gare sono sempre su strada, il 90% dell'allenamento è su sterrato, sui sassi dei vigneti delle colline della Valpolicella o sulle pietraie carsiche delle montagne friulane.


La domanda ora è: che scarpe utilizzare in un trail? Scarto l'idea di correre a piedi nudi, anche i Tarahumara si proteggono i piedi con calzature per correre nel Copper Canyon!
Solitamente uso le Fivefingers, la suola Vibram di queste calzature ha un grip eccezionale; l'unico problema è quando, specialmente in discesa, l'arco plantare del piede appoggia su un sasso sporgente; è una parte del piede ssolutamente priva di protezioni e può fare abbastanza male.

Per questo Natale mi regalerò qualche bella avventura da vivere nel 2012, probabilmente anche un trail.

Buone corse a piedi nudi, gente, anche su sterrato.

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

domenica 20 novembre 2011

Consigli su come correre a piedi nudi e/o con scarpe minimaliste

Siamo di moda! :))

Internet pullula di siti che parlano di barefoot running, specialmente dagli Stati Uniti.
Solitamente preferisco leggere racconti di chi ha realmente provato a correre a piedi nudi, in realtà molti sembrano essere "pilotati" da vari produttori di scarpe più o meno minimaliste.

D'altra parte, se un consiglio è buono, vale comunque la pena di seguirlo!

Eccovi un paio di link dal sito vibramfivefingers.com che ho letto con molto piacere.

Buona lettura e buone corse a piedi nudi! :)

http://www.vibramfivefingers.com/faq/barefoot_running_faq.htm
http://www.barefootrunning.fas.harvard.edu/5BarefootRunning&TrainingTips.html

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

giovedì 10 novembre 2011

Come correre a piedi nudi - tecnica di corsa e barefoot running


Basta cercare "correre a piedi nudi" su qualsiasi motore di ricerca per capire che è in corso un grande dibattito su questo nuovo modo di correre… vecchio di milioni di anni :))

Solitamente chi è per la corsa a piedi nudi è:

- Chi corre a piedi nudi e ne ha ricavato benefici in prima persona
- Medici e podologia illuminati che hanno studiato il problema... e probabilmente corrono a piedi nudi
- Le case di produzione di scarpe minimaliste (e non) che giustamente approfittano della "moda" del barefoot running per conquistare una fetta di mercato

Chi è contrario invece alla corsa a piedi nudi si divide in varie categorie:

- Chi non ha mai corso a piedi nudi
- Chi crede di aver corso a piedi nudi, e invece ha usato (male) scarpe minimaliste e ha avuto qualche problema
- I podologia più tradizionalisti, magari specializzati in… plantari!! :))

Ok, l'ultima è cattiva, l'ho detta solo per fare una battuta. In realtà molti podologia si vedono arrivare presunti barefoot runners con innumerevoli danni provocati da un maldestro uso dei propri piedi e, non essendoci in effetti molta informazione scientifica al riguardo, tendono a consigliare metodi più "tradizionali".

Ma noi sappiamo che la corsa a piedi potrebbe fare del bene ai nostri piedi e al nostro corpo, e se sono riuscito a correre la maratona di Venezia con le Five Fingers senza la minima conseguenza se non un grande sorriso sulle labbra è perché, nonostante sia sovrappeso, poco veloce e male allenato, ho trovato un modo per correre a piedi nudi sufficientemente corretto (e naturalmente migliorabile).

Dopo la maratona di Venezia ho ripescato alcune riprese fatte quest'estate mentre correvo in mezzo alle vigne della Valpolicella e ho montato un breve filmato che può servire da spunto per ulteriori riflessioni sulla tecnica di corsa a piedi nudi. Quello che è venuto fuori è un misto fra Chi Running (che però non prevede la corsa a piedi nudi se non occasionale) e i consigli di "Barefoot" Ken Bob, il papà del barefoot running, nel suo bel libro "Barefoot running step by step".


Spero che questo breve video possa aiutare chi vuole usare la corsa a piedi nudi principalmente per divertirsi e stare alla larga dagli infortuni; ma devo anche fare notare che con questa tecnica ho migliorato il mio personal best sulla maratona di 10 minuti, quindi, a buon intenditor…

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

mercoledì 2 novembre 2011

Barefoot running FAQ: riposte alle più frequenti domande sulla corsa a piedi nudi.


All'arrivo delle maratona di Venezia, un tipo mi guarda le Vibram FiveFingers Bikila LS e mi dice: hai corso con quelle!?? Ci vuole coraggio!!

In realtà sappiamo che ci vuole più coraggio e una certa dose di incoscienza a correre con scarpe iper ammortizzate ;)

Ho raccolto 10 domande che più frequentemente mi vengono poste sia sulla corsa a piedi nudi sia sull'utilizzo di scarpe minimaliste per cercare di fare un po' di chiarezza.

Ne avete altre? lasciate un commento o mandatemi una email a andrea@corricoltuocane.it

1
Correre a piedi nudi fa male?
No, se si corre con la tecnica giusta e più naturale in realtà è più difficile incorrere in infortuni
2
Per correre a piedi scalzi bisogna essere magri come keniani (magri)?
No, ho due esempi in mente: Barefoot Ken Bob, uno dei "padri fondatori" del movimento barefooting in America non è esattamente un fuscello, e l'altro è il sottoscritto, per il quale la passione per la corsa e il triathon è seconda solo all'amore per la buona cucina e la birra :)))
Correre a piedi nudi aiuta anche chi è in sovrappeso a evitare gli infortuni.
3
Per iniziare a correre a piedi nudi è meglio correre sull'erba? sulla strada si rovinano i piedi!
Per iniziare è meglio una superficie dura, come la strada o uno sterrato solido. L'erba perdona troppo gli sbagli e da un feedback sbagliato rallentando l'apprendimento della giusta tecnica. Naturalmente i piedi, come il resto del corpo si devono adattare, ma poco per volta la corsa a piedi nudi diventa naturale e divertente.
4
Posso correre a piedi nudi se sono un iperpronatore o supinatore?
I problemi di pronazione e supinazione derivano principalmente dall'appoggio del piede sul tallone. La tecnica corretta della corsa a piedi nudi prevede l'appoggio sulla parte frontale/mediana del piede; la pronazione e supinazione quindi non sono tecnicamente possibili.
5
Correre a piedi nudi o con scarpe minimaliste è la stessa cosa?
No, per rendere naturale la tecnica è indispensabile effettuare parte dell'allenamento, almeno il 20,30% a piedi nudi. Il feedback della pianta del piede, che ha una quantità impressionante di cellule sensoriali, fa sì che la posizione del piede e di tutto il corpo si aggiusti spontaneamente nel migliore dei modi. Naturalmente non ha senso voler a tutti costi correre a piedi nudi quando le condizioni lo sconsigliano, come quando l'asfalto è bollente d'estate, o c'è ghiaccio d'inverno, fondi stradali particolarmente taglienti etc.

Consiglio di utilizzare uno degli ottimi dispositivi di sicurezza a nostra disposizione: il "buon senso" :)

6
Per correre a piedi nudi occorre iniziare da giovani?
No, io ne sono un esempio, avendo iniziato a correre a 38 anni e a correre a piedi nudi a 45. A 46 ho migliorato di 10' il mio personal best sulla maratona a Venezia correndo con le Vibram FiveFingers, e conto di correrne una a piedi nudi migliorandomi ulteriormente ;)

7
Correndo senza la protezione delle scarpe si rischia di tagliarsi con vetri e rocce?
Certo! Come con le scarpe ""si rischia maggiormente di mettere un piede in fallo e stortarsi una caviglia perché le scarpe inibiscono la propriocezione.

Consiglio di utilizzare comunque un'altro dispositivo di sicurezza spesso sottovalutato: gli occhi!

In realtà di vetri taglienti o altro non ce ne sono poi tanti sulle nostre strade e spesso sono ben visibili. 
Ad ogni modo è anche possibile portarsi sempre dietro un paio di scarpe minimaliste, quali FiveFingers o sandali huarache, che non pesano e possono essere facilmente indossati se le condizioni lo suggeriscono.

Può essere una buona idea portarsi dietro un piccolo kit di proto soccorso: fazzoletti disinfettanti e cerotto spray.

8
Correndo senza protezione l'arco del piede tende ad abbassarsi?
No, tutto il contrario! I muscoli del piede si rafforzano e il piede diventa più sano. E' frequente diminuire di una taglia di scarpe.
Le popolazioni che abitualmente, almeno nell'infanzia corrono, e vivono a piedi nudi hanno molti meno problemi di noi che costringiamo i piedi nelle scarpe spesso strette: alluce valgo, fasciti e varie deformazioni ossee sono quasi sconosciute nelle popolazioni scalze.

9
Per iniziare a correre a piedi nudi, bisogna fare un periodo di transizione con scarpe via via più basse?
No, la miglior transizione fra correre con scarpe dotate di controllo e supporto e la corsa a piedi nudi è: correre a piedi nudi!
E' il piede stesso, con il feedback che ci dà, il nostro migliore insegnante.

Due consigli per re-imparare a correre

-  Calma, un passo alla volta! La prima corsa a piedi nudi può essere di 100/200 metri (sì, esatto, anche se siete maratoneti o fate delle ultra!). Osservate i vostri piedi l'indomani, se tutto è ok correte 300 metri e così via. 

- Qualche dolorino o vescichetta di adattamento può essere normale, ma se fa male, avete fatto qualcosa di sbagliato: troppo veloce? troppo a lungo? appoggio sbagliato?

Ascoltate il vostro insegnante! Può anche essere una buona idea riprendervi con una telecamera, specie se ha un buon slow motion, ma cercate di imparare dalle sensazioni più che dal riscontro visivo.

10
Ci vuole coraggio a correre a piedi nudi?
Certo, ci vuole sempre coraggio per andare contro il senso comune. Ma non è detto che il senso comune abbia ragione, e a mio avviso non ce l'ha quasi mai!

Il grande problema del barefooting non è la tecnica o le strade rovinate; spesso ci si vergogna di mostrare i piedi e dei commenti stupidi della gente. 

Un consiglio: mettetevi una bella bandana colorata e una maglietta colorata in modo assurdo: la gente vi guarderà meno i piedi!! :)))
E se qualcuno vi fa un commento per prendervi in giro pensate ai problemi che avrà con l'avanzare dell'età perché non allena in modo adeguato gambe e piedi, o se corre, agli infortuni che lo terranno fermo, o i soldi che dovrà spendere per scarpe ipertecnologiche o costosi plantari e… sorridete :)))))))))

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)