mercoledì 15 febbraio 2012

Correre a piedi nudi: come rafforzare la pianta dei piedi e evitare le vesciche.

Come sappiamo per correre scalzi dobbiamo cambiare modo di correre: atterrare sulla parte frontale del piede anziché sul tacco, accorciare la falcata, accelerare la cadenza (180 passi al minuto), spingere leggermente avanti il busto per sfruttare la forza di gravità e piegare le gambe.

Sappiamo anche che facendo tutto questo riusciamo a evitare gran parte degli infortuni e dolorini vari che affliggono i runners "calzati".

Ci vuole un po' prima che legamenti, muscoli e tendini si adattino, e quando alla fine facciamo nostro questo modo di correre potremmo pensare di avere risolto tutti i nostri problemi...

Sfortunatamente manca ancore un piccolo particolare: la pianta del piede.


Ammettiamolo siamo nati con le scarpe!! 

Fin da piccoli abbiamo coperto e protetto i nostri piedi con calze scarpe, ciabatte, scarponi e… barefoot shoes, le scarpe minimaliste che danno quasi l'impressione di correre a piedi nudi, ma impediscono anch'esse alla pelle di reagire alle sollecitazioni del terreno.

Come tutte le parti del corpo che non si utilizzano, anche la pelle della pianta del piede è "addormentata", pertanto correre su asfalto, sassi e tapis roulant a piedi nudi porta a un fastidioso problema: le vesciche!!

Cosa fare per irrobustire la pelle e evitare le vesciche?
  • Correte poco, ma tutti i giorni; la pelle del piede in questo modo si può abituare gradualmente e senza traumi.
  • Evitate di correre a lungo su superfici bagnate, come l'asfalto sotto la pioggia. La pelle bagnata è più morbida e sensibile alle abrasioni.
  • Se si corre a lungo sul talps roulant, il tappeto tende a scaldarsi, l'attrito insieme col calore aumenta il rischio di vesciche. Appena avvertite un minimo bruciore, fermatevi e lasciate alla pelle del piede il tempo di riprendersi. Dividere l'allenamento in due, metà alla mattina, metà alla sera, può essere una buona idea.
  • Quando uscite a correre scalzi, portatevi sempre dietro un paio di scarpe o sandali; se avvertite dolore o anche solo un po' di bruciore, indossatele e preferibilmente tornate a casa camminando.
  • Se la pelle del piede è particolarmente secca, idratatela con una crema con ossido di zinco, come quelle usate comunemente per pannolini dei neonati.
Ma se ormai avete esagerato, adesso cosa si può fare?
  • Quando si esce a correre scalzi, è sempre consigliabile portare con sé un kit di "sopravvivenza" con cerotto spray liquido e/o cerottini per vesciche che possiamo usare per poter tornare a casa. Dei fazzolettini imbevuti e disinfettanti possono pulire la vescica prima di mettere il cerotto, in questo modo si rischiano meno fastidiose infiammazioni.
  • Una volta a casa, se occorre, bucate la vescica per fare uscire il liquido con un ago sterile, disinfettare accuratamente, asportare la pelle morta in eccesso e coprire con un cerotto, meglio se per vesciche.
  • Nel caso di vesciche particolarmente profonde si può usare una pomata cicatrizzante come Cicatrene, coprire con un cerotto normale e lasciare a riposo un paio di giorni.
Naturalmente anche chi corre con le scarpe è soggetto alle vesciche! Se correte con scarpe minimaliste, eccovi qualche consiglio dettato dalla (mia) esperienza:
  • Non limitatevi all'uso di scarpe minimaliste, inserire sempre una parte di corsa rigorosamente a piedi scalzi per irrobustire il piede.
  • Accertatevi di indossare la misura giusta, devono calzare come un guanto, non troppo strette, non troppo abbondanti. Il piede non deve scivolare e la punta delle dita non deve toccare la scarpa.
  • Se una calzatura ripetutamente crea vesciche nello stesso punto a causa di cuciture o altro, sostituitela con un altro modello (o correte a piedi nudi!).
  • Spalmare della vaselina sulle zone del piede più a rischio prima di indossare la calzatura, specialmente per corse particolarmente lunghe (mezza maratona, maratona…)
Come sempre la prevenzione è sempre preferibile al rimedio, ma… non saranno un paio di vesciche a fermarci, no?

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

giovedì 2 febbraio 2012

Correre a piedi nudi "fa figo" - Sh*t barefoot say :)

Ok, ammettiamolo, correre a piedi nudi "fa figo".

Soprattutto per chi come chi scrive non è un campione e fa fatica a piazzarsi a metà classifica; immaginatevi la scena (quasi realmente accaduta) fra Samanta "the runner" (nome di fantasia) e "Barefoot" Andrea:

SAMANTA "THE RUNNER": ah, corri anche tu la maratona! Qual è il to PB (personal best, ovvero il tempo migliore)? Il mio è 2h 57' 47".

"BAREFOOT" ANDREA: Ehm... poco dopo le 4 ore...

SAMANTA "THE RUNNER": ??? Dopo le 4 ore quanto?

"BAREFOOT" ANDREA: 14 minuti dopo, più o meno...

SAMANTA "THE RUNNER": Ah :|

(Samanta se ne va a parlare con qualcun altro)

Pensate invece come sarebbe diverso se la conversazione continuasse così:

"BAREFOOT" ANDREA: a piedi nudi, naturalmente :)

SAMANTA "THE RUNNER": a piedi nuuuudiii??!!! Ma daaai, che storie, ma come fai? non ti fa male? e le ginocchia? hai anche tu quelle cose lì, con le cinque dita? ...

"BAREFOOT" ANDREA: Vieni su da me, che leggiamo insieme "born to run" sul tapis roulant :)

SAMANTA "THE RUNNER": Okey! :)

Sto scherzando, naturalmente! ;)

Il principale motivo per cui si corre a piedi nudi dovrebbe sempre essere la salute e lo stare bene, anche se è facile, quando si scopre il barefoot running, prendersi un po' troppo sul serio, quasi come se facessimo parte di una tribù di eletti, di superuomini, quasi come se fossimo Tarahumara ;)

Un po' di umorismo non fa mai male! E non sono l'unico a pensarlo: anche Steven Sashen di invisibleshoes.com è capace di prendersi un in giro, e ha girato questo divertente video nello stile virale di "Sh*t ... say" che imperversa su internet.

Buona visione... a piedi nudi, gente! ;)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)