lunedì 9 dicembre 2013

10 ragioni per amare il Natale, le canzoni natalizie e credere in Babbo Natale

1 Essere buoni a Natale non è da ipocriti; l'importante è essere buoni anche gli altri 364 giorni

2 Natale non fa ingrassare. Ingrassiamo se mangiamo cose sbagliate in quantità sbagliata prima e dopo Natale. In ogni caso a Natale solitamente non lavori e puoi uscire e fare una corsetta

3 Ascoltare Dean Martin che canta "White Christmas" ti fa apprezzare quando canti i Nirvana sotto la doccia

4 La più famosa canzone natalizia, "Jingle bells", non parla di Natale ma di quanto è bello andare in giro sulla slitta nella neve. E andare in giro sulla slitta nella neve, effettivamente, è molto bello

5 A Natale c'è il panettone, se sei di Milano, o il pandoro, se sei di Verona, o entrambi a piacere se sei di qualsiasi altra città


6 A Natale sei in vacanza e ti puoi dedicare a riposare, rilassarti davanti alla tv, mangiare, bere, sciare, visitare persona amate o rilassarti su una spiaggia tropicale, a seconda delle tue preferenze e del tuo budget

7 Se invece a Natale lavori, potrai fare in seguito delle vacanze che costeranno meno perché non in alta stagione e sugli impianti sciistici ci sarà meno fila

8 Babbo Natale è veramente esistito: è San Nicola (Santa Claus), vescovo di Myra, protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati. Solo che era nero e vestito tradizionalmente di verde; la versione grassoccia e rubiconda vestita di rosso e bianco proviene da una pubblicità della Coca Cola degli anni '30 (era il vicino di casa dell'illustratore), a sua volta ripresa da pubblicità precedenti e mediata da una tradizione vittoriana celebrata da Dickens nel suo "Canto di Natale" come "Spirito del Natale presente".

9 Se trovate ingiusto farvi dei regali costosi quando tanti bambini muoiono di fame, fate regali ai bambini che muoiono di fame; o meglio fate una donazione a Emergency, Save the Children, Unicef, Medici senza frontiere o altre associazioni a piacere

10 Come avrebbe detto Max Catalano: a Natale è meglio essere felici che essere infelici

Buon Natale a tutti! :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

mercoledì 23 ottobre 2013

Alimentazione: tutto quello che dovresti sapere sulle calorie per la tua dieta

Mi ricordo una frase di R.B., laureanda in endocrinologia, specializzazione dietetica, in uno dei più famosi centri universitari italiani:

"Le calorie sono calorie, si ingrassa perché si assumono più calorie di quante si consumano, per dimagrire bisogna ridurre l'assunzione di calorie, i grassi in primo luogo".


Aveva poi consigliato a sua sorella, che allora era la mia ragazza, di mangiare pasta scondita e verdure lessate; purtroppo questo metodo non sembrava funzionare, quello che diminuiva era la massa magra, i muscoli, non il grasso, ma mi è stato detto che allora forse era una "questione di metabolismo"...

Ma cosa sono le calorie?

"Una caloria è la quantità di calore necessaria ad alzare la temperatura di un litro di acqua di un grado centigrado."

Quindi la caloria misura il calore, l'energia termica.

Se paragoniamo l'essere umano a un'automobile, il cibo è la nostra benzina, l'energia di cui abbiamo bisogno per muoverci, respirare, vivere.

Come facciamo a calcolare la quantità di energia contenuta nei cibi?

Semplice: li mettiamo in una scatola di ferro, una specie di forno con all'esterno dell'acqua chiamato "bomba calorimetrica" e li bruciamo: più si alza la temperatura dell'acqua, più i cibi contengono calorie.

Se bruciamo carboidrati e proteine, per ogni grammo sviluppiamo 4 Kcal (chilocalorie), mentre con i grassi ne sviluppiamo 9.

Quindi i grassi producono più energia e, se è vero che si ingrassa perché si assumono più calorie di quante se ne consumano, i grassi sono i primi che dovrebbero essere eliminati o ridotti, come diceva R.B.

Siamo bombardati da articoli di giornale su diete ipocaloriche che vietano i grassi e sugli scaffali dei supermercati ci sono innumerevoli confezioni di prodotti con basso contenuto di grassi. Ora abbiamo anche i biscotti cotti al vapore per ridurre il contenuto di grassi (!).

Le calorie sono calorie… oppure no?

Torniamo al paragone fra uomo e automobile: se le calorie sono calorie, è possibile immettere nel serbatoio, anziché la benzina, una bistecca?

Paragone troppo azzardato? Ok, allora ci mettiamo dell'olio d'oliva, del vino...

E' chiaro che, nel caso dell'automobile, le calorie non sono tutte uguali, ce ne sono alcune che funzionano meglio, altre che proprio non vanno o addirittura producono danni al motore.

E perché mai questo modo di ragionare dovrebbe funzionare con una macchina ben più complicata e complessa quale il corpo umano?

Vediamo a cosa servono i vari macroingredienti:
  • Proteine - creano muscoli, pelle, capelli, unghie e partecipano alla formazione di ormoni e enzimi.
  • Grassi - permettono l'assorbimento delle vitamine A, D, E e K e di alcuni antiossidanti, costituiscono le membrane delle cellule e hanno un ruolo importante nel sistema ormonale. Alcuni grassi sono essenziali e quindi è necessario assumerli con l'alimentazione: gli omega 6 e omega 3.
  • Carboidrati - costituiti da zuccheri, forniscono energia immediata; gli zuccheri non immediatamente consumati, prevalentemente dal cervello, vengono trasformati in grasso adiposo (dall'ormone insulina) come scorta energetica.
Senza proteine non possiamo rigenerare i muscoli, senza grassi non possiamo assimilare le vitamine, senza carboidrati…

...beh, in realtà senza carboidrati possiamo sopravvivere!

Dalle proteine il corpo umano può ricavare gli zuccheri necessari al cervello e dai grassi si ricava l'energia necessaria a muoversi, lavorare, fare sport etc.

I nostri progenitori Neanderthal e Cro-Magnon, non avevano frigoriferi o serre e non si potevano avere frutti e verdure d'importazione e in ogni caso la grande rivoluzione agricola non è iniziata fino al 7/8000 a.C.
In inverno la dieta dei nostri antenati era basata principalmente su carne, frutta quando c'era, e qualche radice, avevano tuttavia sufficiente energia per andare a cacciare e vivevano una vita sana fino a più di 60 anni, almeno se non venivano mangiati da qualche predatore o morivano di infezioni per qualche ferita, il che succedeva abbastanza spesso ;)

Ancora oggi le popolazioni che vivono oltre il circolo polare artico hanno una dieta ricca di proteine (pesce) e grassi (omega 3) e molto povera di carboidrati.

Se la sera prima di una maratona mangiamo un bel piattone di pasta pensando di fare scorta di energia proveniente dai carboidrati, sbagliamo di grosso! Solo una piccola parte diventa zuccheri e viene immagazzinata nei muscoli, il resto viene trasformato dall'ormone insulina in… grasso!

Chi si interessa di alimentazione e ciclismo, ha potuto seguire recentemente il dibattito su cosa mangiano nel team Sky (per due anni di seguito vincitore al Tour de France con Wiggins e Froom): proteine e grassi la sera e a colazione, carboidrati e zuccheri solo durante la gara per aggiungere quei picchi di energia che possono fare la differenza. Energia che viene naturalmente consumata subito!!!

Ovviamente non tutti i grassi sono uguali, né lo sono le proteine. Qualità, quantità, modo di conservazione, lavorazione e cottura sono importanti per il buon funzionamento del nostro corpo. La carne che mangiavano i nostri antenati era decisamente più sana rispetto a quella degli allevamenti moderni, e su questo dobbiamo riflettere.

Riassumendo: le calorie non sono "calorie", il corpo umano non è una macchina  e sicuramente non è una scatola di metallo, per dimagrire non basta ridurre le calorie né tantomeno i grassi, anzi, può essere molto pericoloso per la salute! Con buona pace di R.B. che spero nel frattempo abbia cambiato idea.

Non dimenticate però di consumare un po' di calorie facendo sport, magari correndo a piedi nudi: non serve tanto per dimagrire, ma vi fa stare comunque molto meglio!

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

mercoledì 7 agosto 2013

Alimentazione: gli imbarazzanti consigli del Ministero della Salute

Potrebbe essere capitato anche a voi, all'inizio dell'estate, di fare la classica "prova costume" e vedere un'immagine allo specchio un po' più allargata e pensare seriamente di mettersi a dieta.

La cosa sembrerebbe facile, basta andare sul sito del ministero della salute e vedere quali "consigli per una corretta alimentazione" vengono dati, in base alla cosiddetta "Dieta Mediterranea"; solo che, se ci si rilflette un po' su, si può notare qualcosa di strano…

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_3_allegato.pdf

Il primo consiglio è quello di mangiare per il 55% carboidrati complessi, pane e pasta, 10% carboidrati semplici, da 0,8 a 1 grammo di proteine per kg di peso a seconda dell'attività fisica, molta verdura e un po' di frutta, queste ultime stranamente, per il Ministero della Salute, non sembrano contenere carboidrati. Grassi e sale sono da limitare fortemente.


Ricordo brevemente come funziona l'assimilazione dei carboidrati: in bocca, grazie agli enzimi della saliva i carboidrati iniziano a dividersi in molecole di zuccheri semplici, per lo più glucosio, il processo continua poi nell'intestino, dove vengonono mandati nel circolo sanguigno e si avviano verso il cervello, che si nutre appunto di glucosio. Quando al cervello arriva però troppo zucchero, questo diventa tossico, quindi viene chiamato l'ormone insulina che si occupa di raccogliere gli zuccheri e immagazzinarli nei simpatici depositi di grasso che fanno diventare la nostra prova costume un incubo.
http://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/carbohydrates-full-story/ 

Si dice comunemente che i carboidrati complessi sono più lenti da digerire e quindi la quantità di zucchero nel sangue viene immessa poco per volta. Purtroppo questo succede solo con elevate quantità di fibre e non è comunque poi così lento; in ogni caso questo significa che l'ormone insulina viene chiamato in continuazione, senza pausa.

È ormai noto dal 1972: pane, pasta, pizza e merendine fanno ingrassare. http://it.wikipedia.org/wiki/Dieta_Atkins 

È anche nota la triste correlazione fra calorie ingerite, patologie e mortalità: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19590001 

Pane comune 275 calorie ogni 100 grammi
Pasta di semola 365 calorie ogni 100 gramm

Il consiglio del Ministero della Salute è due porzioni di pasta e 3/4 panini al giorno, per un totale di circa 1280 Kcal.

Oltretutto, se si abusa di cibi ad alto carico glicemico, il meccanismo dell'insulina si inceppa e ci si ammala di diabete.

Osservando i "consigli per una corretta alimentazione" del ministero della salute, non mi sorprende che in 10 anni si è verificato un aumento di malati di diabete impressionante: 1.000.000 (un milione!) di ammalati in più, come se una città come Torino in 10 anni si ammalasse tutta di diabete! http://www.istat.it/it/archivio/71090 

Veniamo ora alle proteine. È abbastanza facile verificare che il corpo umano può ricavare glucosio e energia da proteine e grassi, ma non può ricavare proteine e grassi dai carboidrati. Le proteine e i grassi quindi sono essenziali, i carboidrati no; proteine e grassi, oltretutto hanno pochissimo effetto sul meccanismo insulinico: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9416027 

Le proteine servono per costituire tutti i tessuti: muscoli, pelle, capelli e unghie… partecipano alla formazione di ormoni, enzimi e ci forniscono energia, come gli zuccheri e i grassi. Il suggerimento è di consumarne 0,8/1 grammo per chilo di peso.

Sempre dal Ministero della Salute, sappiamo che per ottenere 60 grammi di proteine, fabbisogno di un uomo di 75 Kg sedentario, occorre più o meno una bistecca di 200 grammi, 350 Kal. 

l consiglio del Ministero della Salute è di consumare preferibilmente proteine vegetali, e quindi mangiare legumi.

Facciamo un paio di calcoli prendendo come esempio dei fagioli secchi, non industriali, ma con altri legumi, soia compresa, il risultato non cambia di molto:

http://www.scienzavegetariana.it/conoscere/nutrienti/index-nutrienti.html

Fagioli secchi per 100g:

Proteine 22%
Carboidrati 47%

Attenzione, 1/3 delle proteine vegeltali non viene assimilato per via delle fibre! quindi per ogni 100 grammi di fagioli, possiamo assimilare 14,52 grammi di proteine.

Come abbiamo detto, la dose raccomandata di proteine per un uomo sedentario di 75kg è 60g

Per ottenere 60g di proteine dai fagioli occorrono circa 400 g di fagioli (secchi), che però non contengono solo proteine, ma anche carboidrati:

=>  47 x 4 = 188 gr di carboidrati, che sappiamo essere sostanzialmente zucchero, per un totale calorico di 330 Kcal per 100g, quindi 330 x 4 = 1320 Kcal.

Sommate alle calorie dei carboidrati abbiamo ben 2600 Kcal. al giorno, e mancano ancora la frutta, la verdura e il 10% di zuccheri semplici consigliati!!!

L'indice glicemico (la capacità di innescare il picco insulinico) dei fagioli secchi è 30, il carico glicemico (indice glicemico x quantità) = 30 x 47g x 4 = 56 

Fino a 10 il carico glicemico è considerato BASSO.
Da 11 a 19 il carico glicemico è considerato MODERATO.
Da 20 in su il carico glicemico è considerato ALTO.

http://it.wikipedia.org/wiki/Indice_glicemico
http://it.wikipedia.org/wiki/Carico_glicemico

Un carico glicemico di 56, da sommarsi a quello dei carboidrati indicati prima porta all'intervento dell'ormone insulina, ad ingrassare, al diabete, a malattie vascolari etc.

Consideriamo ora che le proteine vegetali dei legumi sono incomplete, mancano alcuni aminoacidi, occorre quindi mischiare diversi tipi di legumi e cereali e per fare fronte al fabbisogno giornaliero: http://www.esserevegetariani.it/fare-il-pieno-di-proteine-con-la-dieta-vegetariana.html 

Consideriamo anche che fra le proteine dei legumi ci sono le lectine, che sono le difese chimiche delle piante. Le lectine servono per evitare che i semi vengano mangiati e distrutti e sono pertanto tossiche; ad esempio la pectina del fagiolo corallino indiano è un veleno potentissimo: basta un solo fagiolo per uccidere un uomo adulto. http://www.inerboristeria.com/le-piante-di-fagiolo-corallino.html
I nostri fagioli, naturalmente, non sono così pericolosi, però le loro pectine rendono le pareti intestinali permeabili e costituiscono uno dei maggiori rischi per infarto e cancro.

Con permeabilità intestinale si intende infatti un intestino che non è più una salda barriera contro le sostanze dannose che popolano il nostro tubo digerente, ma diventa in qualche modo permeabile, allarga le maglie, permettendo l’ingresso nel sangue di sostanze, batteri, tossine che dovrebbero stare lontano dal nostro sangue. Questo provoca l'infezione cellulare di cui praticamente tutti noi siamo affetti.

http://www.ccrc.uga.edu/~lwang/bcmb8020/carbo-pathogen-infection.pdf 
http://en.wikipedia.org/wiki/Leaky_gut

Le lectine dei legumi sono in ogni caso meno pericolose di quelle dei cereali come il grano e il mais. 
Il grano oltretutto è una fonte di glutine, specialmente il grano duro con cui è fatta la nostra pasta industriale, selezionato per l'alto contenuto di glutine prodotto nella lavorazione.

l'1% della popolazione è riconosciuta celiaca, ma si pensa che almeno cinque volte tanto non sanno di esserlo; circa 3.000.000 (tre milioni) di italiani soffrono di sensibilità al glutine.
Il Ministero della Salute lo sa: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_171_allegato.pdf solo che invece di dire semplicemente di non mangiare pane, pasta e pizza, propone di consumare costosi alimenti senza glutine e promuove uno studio su un "rimedio farmacologico", cosa di cui le case farmaceutiche saranno felici. 

Legumi e cereali contengono inoltre fitoestrogeni, che possono influire sullo stato ormonale portando squilibri e nell'uomo sterilità e disfunzione erettile. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14972507 

Personalmente non sono felice di questa situazione; sono un amante della pasta, della pizza, della birra (fonte di glutine) e del pane che faccio in casa. Vi posso assicurare che la mia pasta e fagioli è buonissima! :) 

Sono anche alla disperata ricerca di qualcuno che mi convinca a diventare vegetariano. E' chiaro infatti che l'esasperazione della zootecnia industriale deve avere un limite: vitelli e maiali gonfiati con estrogeni e cibati con cereali e farine animali (vedi "mucca pazza"), polli che non vedono la luce del sole, pesce d'allevamento cibato, ancora, con cereali e pesce selvatico che contiene mercurio, pesticidi e altre porcherie sono un'aberrazione che non può non avere conseguenze sulla nostra salute.

Del resto non credo ci sia qualcosa di più devastante di una cultura estensiva industrializzata di grano, soia o mais: deforestazione, distruzione di ecosistemi, sterilità dei terreni, cambiamenti climatici, avvelenamento da uso di pesticidi, diserbanti… 
http://nature.berkeley.edu/~miguel-alt/modern_agriculture.html
http://www.nature.com/news/2010/100615/full/465853a.html

Si dice che vivremo di più, ma ammalati e obesi; soprattutto se invece di capire le cause delle nostre malattie ci rivolgeremo alla farmacologia cercando di "curare" quello che in realtà è un allarme che ci manda il nostro corpo. Ad esempio la celiachia non è una malattia: è il nostro corpo che ci avvisa che alcuni alimenti non vanno bene per noi.

Siamo vittime di una falsa informazione e comunicazione. Non voglio esprimermi su quanto questa situazione sia voluta per interessi economici o sia una formidabile leggerezza e incapacità di andare oltre le proprie convinzioni; ma questo, nell'era di internet e dell'informazione, non può essere una scusa per non cercare uno stile di vita più naturale e salutare.
Certamente si può optare per una difficile scelta etica e culturale rispettabilissima: essere vegetariano; robabilmente anzi, con 7 miliardi (in crescita) di persone sulla terra, sarà una scelta obbligata. 

Un'attenta riflessione è d'obbligo ed è importante sapere esattamente quali sono i pro e contro dei vari alimenti e fare una scelta consapevole. 

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

mercoledì 17 luglio 2013

Barefoot running: l'evoluzione dell'uomo e le nuove Nike Free Hyperfeel

Due milioni e mezzo di anni fa, anno più anno meno, l'uomo ha iniziato a cacciare.

C'erano delle ragioni per quest'evoluzione: le foreste che prosperavano di frutti si stavano diradando e la jungla era diventata un posto molto competitivo.

In realtà l'uomo, come tutti i primati, gorilla compresi, mangiava già carne, ma solitamente la cena era costituita da insetti, larve, piccoli animaletti.

Cacciare nella savana però era un'altra cosa: gazzelle e impala corrono veloci e rappresentano una sfida molto difficile per un primate.

L'uomo ha perso il pelo, iniziato a sudare (il più efficiente sistema di raffreddamento nel mondo animale) e assunto una posizione eretta, che permetteva di avvistare prede e predatori da lontano e subire meno i raggi del sole.

L'uomo ha iniziato a comunicare e collaborare: in gruppo è più facile adottare strategie di caccia.

Elaborare strategie di caccia implica una grande predisposizione al problem solving, e quindi intelligenza: il cervello dell'uomo ha iniziato a ingrandirsi e svilupparsi.

Per cacciare l'uomo ha iniziato a correre: la caccia con traccia o persistenza implicano una predisposizione alla corsa di resistenza in climi estremi.

Allora l'uomo correva a piedi nudi.

L'arco del piede, la caviglia, le ginocchia e l'anca sono uno dei migliori sistemi di ammortizzazione esistenti.

La pianta dei piedi, con i suoi milioni di sensori, aggiusta micrometricamente  il movimento al terreno per permettere la migliore propriocezione e quindi equilibrio.

Ci sono voluti due milioni e mezzo di anni per perfezionare la corsa di resistenza dell'uomo.

In 40 anni, dagli anni 70, l'uomo ha pensato che in due milioni e mezzo di anni la natura e l'evoluzione avesse fatto un pessimo lavoro, e ha costruito scarpe con supporto plantare, tacco rialzato e ammortizzazione.

L'uomo ha inventato i pronatori e i supinatori, il test del bagnato, e ha deciso che allungare il passo e atterrare di tacco fosse la cosa migliore per correre, a patto di avere le migliori scarpe sul mercato, da sostituire ogni "tot" chilometri, consigliate dagli "esperti" dei negozi.

L'uomo ha però continuato ad infortunarsi, a spaccarsi le ginocchia, le caviglie, e a spendere soldi comprare scarpe futuribili con iperammortizzazione e plantari su misura... e a farsi male.

Finché in varie parti del mondo, qualcuno ha provato a togliersi le scarpe e a scoprire che senza si corre meglio, le ginocchia fanno meno male, ed è più bello e divertente (complice anche un libro: Born to run di Christopher McDougall, leggi il post: Born to Run di Christopher McDougall)

Adesso, dopo più di 40 anni di scarpe l'uomo ha scoperto che senza scarpe si corre meglio, cosa che sapeva da milioni di anni, ma se l'era dimenticato.

Certo, correre a piedi nudi non costa nulla e non c'è interesse; per non perdere il mercato, le varie case produttrici di scarpe hanno inventato le "Barefoot shoes" ovvero le scarpe per correre a piedi nudi...

Purtroppo, con le "barefoot shoes" i problemi non sono spariti, fratture da stress, tendiniti e altro contiuano a rovinare la vita dei runners.

La verità è in realtà molto semplice: correre a piedi nudi significa... correre a piedi nudi!

Correre con le scarpe, seppure "barefoot", non è come correre a piedi nudi, e può portare a infortuni anche gravi.

Se tuttavia correte a piedi nudi per la maggior parte del tempo, e volete indossare un paio di scarpe dal look intrigante, sicuramente l'ultimo modello di Nike può valere più di un'occhiata.

Ma per favore, non chiamiamola "barefoot shoe".

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

martedì 9 luglio 2013

Earthing, a piedi nudi per combattere i radicali liberi

"I radicali liberi fanno invecchiare".

"Combatti i radicali liberi!"

"Assumi gli antiossidanti per combattere i radicali liberi!"

Ok.

Cosa sono i "radicali liberi"?

Tranquilli, la politica non c'entra nulla ;) I radicali liberi sono molecole o atomi che hanno perso un elettrone, carica elettrica negativa, pertanto assumono una carica positiva.

Poiché le cariche positive attraggono quelle negative, i radicali "rubano" elettroni alle altre molecole producendo un "effetto domino" che può danneggiare la struttura cellulare.


I radicali liberi sono un prodotto delle reazioni biochimiche in particolare aerobiche, cioè utilizzano l'ossigeno, e servono a produrre energia.

Altri fattori esterni favoriscono la produzione di radicali liberi:

Stress
Fumo
Inquinamento
Alimentazione non corretta

I radicali liberi rappresentano una potente risorsa per il sistema immunitario: servono per neutralizzare germi e microbi tramite l'infeziome.
Hanno un forte effetto ossidante, al punto che il premio Nobel James Watson ha proposto di proibire gli antiossidanti ai malati di cancro; le cellule cancerose prosperano infatti in ambiente anaerobico, ovvero privo di ossigeno. (http://royalsociety.org/news/2013/watson-antioxidants-cancer/)

Purtroppo, se i radicali liberi sono troppi, il processo distruttivo non si limita ai corpi estranei. Si ritiene che siano responsabili di invecchiamento, malattie cardiovascolari, cancro, morbo di Parkinson, Alzeimer...

Assumere troppi antiossidanti, specialmente tramite rimedi farmacologici, può ridurre le nostre difese contro i batteri, la capacità di rimarginare le ferite e altro.

Come riequilibrare quindi in modo naturale e non problematico il numero dei radicali liberi?

Correndo a piedi nudi!

I radicali liberi, come abbiamo detto, sono atomi o molecole che hanno perso un elettrone e quindi hanno carica positiva. La terra ha notoriamente una carica negativa, è cioè ricca di elettroni; il contatto fra i piedi, o altre parti del corpo, e la terra produce un trasferimento di cariche e un successivo equilibrio.

In pratica il nostro corpo viene  messo "a terra", come l'impianto elettrico di casa.

Questa teoria è stata elaborata da un ex tecnico del via cavo americano, Clinton Ober, che insieme con, Stephen T. Sinatra e Martin Zucker ha scritto un libro di cui si parla molto in rete: Earthing _ a piedi nudi.


Secondo gli autori, lo stare a contatto con la terra può aiutare nei seguenti casi:
  • la perdita di peso;
  • la diminzione di dolori cronici:
  • la più rapida guarigione delle ferite;
  • l’eliminazione del jet lag;
  • il rallentamento della perdita di massa muscolare con l’avanzare dell’età;
  • maggiore efficienza del sistema immunitario;
  • miglioramento del metabolismo.
Oltre a rallentare l'invecchiamento e, da una certa età,  a tutti piace vedersi più giovani ;)

Va detto che la teoria dell'earthing, per quanto affascinante, non è ad oggi avvalorata da studi scientifici e più di uno scienziato la definisce una "sciocchezza".

Secondo la mia esperienza personale, stare a piedi nudi mi fa sentire meglio, i miei problemi alle ginocchia, quando corro a piedi nudi spariscono miracolosamente e il mio umore migliora. Sono anni che non ho l'influenza, non ho mal di schiena, mal di testa, problemi di stomaco e la mia pressione, prima alta, si è stabilizzata su 80/120.

Purtroppo non mi sembra che nel mio caso funzioni per perdere peso :(
Dovrò per forza mettermi a dieta...

Forse l'earthing è una sciocchezza, o forse no. Come dice l'Agente K di "Men in black":

"1500 anni fa la gente credeva che fosse il Sole a girare attorno alla Terra. 500 anni fa la gente credeva che la Terra era piatta. E tu 15 minuti fa credevi che la gente fosse sola su questo Pianeta...Immagina Cosa Saprai Domani..."

Quello che so è che stare a piedi nudi mi piace e correre senza scarpe migliora la ma vita, anche se, ancora, non so perché  :)

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

martedì 4 giugno 2013

Allergie, parassiti, riflessologia e corsa a piedi nudi

Finalmente, alla fine, la primavera è arrivata, e insieme sono arrivate le allergie, la temibile "febbre da fieno".

Da Wikipedia:

"L'Allergia è una malattia del sistema immunitario caratterizzata da reazioni eccessive portate da particolari anticorpi(reagine o IgE) nei confronti di sostanze abitualmente innocue come ad esempio pollini."


Secondo la medicina, l'allergia è una malattia, cioè una condizione di "anormalità" del corpo umano che per un determinato periodo non "funziona bene".

Se analizziamo il meccanismo che provoca i sintomi dell'allergia stagionale, vediamo che il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo a uno stimolo con cui viene in contatto: pollini o semplicemente un profumo.

In realtà questi pollini, tantomeno il profumo, non sono assolutamente dannosi per il corpo, quindi il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo; più che non funzionare, quindi, il corpo funziona fin troppo bene, come una guardia armata che prima spara, e poi intima "altolà, fermo o sparo"… oops!

La medicina non sa perché ci sono le allergie; le "cure" sono solo sintomatiche, in pratica inibiscono le difese immunitarie, per ovviare ai sintomi dell'allergia impediamo al corpo, al suo sistema protettivo, di funzionare bene!

Se inibiamo con antistaminici il sistema immunitario, il cervello penserà che occorre un'azione ancora più massiccia di anticorpi, e i sintomi della nostra febbre da fieno peggioreranno.

In termini evoluzionistici, l'allergia è una risposta adattiva all'ambiente, una difesa preventiva dell'organismo che ci tutela da possibili (veri) agenti patogeni.

Curiosamente, le allergie sono un fenomeno tipico del mondo occidentale industrializzato. Nei paesi del terzo mondo muoiono di fame, di malattie, di parassiti, ma in primavera non hanno la febbre da fieno.

Una possibile risposta potrebbe essere che nei paesi del terzo mondo il sistema immunitario è troppo impegnato a combattere reali agenti patogeni per potersi dedicare a sciocchezze come pollini e affini. In pratica il nostro sistema immunitario "si annoia" e cerca qualche occasione per lavorare.

Un' altra interessante possibilità è che probabilmente alcuni parassiti, tipici del terzo mondo, limiterebbero o addirittura eliminerebbero i sintomi delle allergie.

Alcuni medici americani curano, con successo, vari tipi di allergie (alimentari, da fieno…) iniettando un parassita nei pazienti. 


Qui di seguito un episodio di "embarassing bodies" dove il dottor James Logan si inietta uno di questi parassiti.


Fortunatamente, i sintomi della mia febbre da fieno non sono così devastanti… non tanto da farmi iniettare un parassita, in ogni caso :)

Tuttavia in questa stagione mi trovo spesso col naso chiuso e curiosando qua e là fra i vari rimedi naturali alla febbre da fieno, ho scoperto che la riflessologia plantare è un modo per tenere sotto controllo i sintomi delle allergie.

Curiosamente, il punto della pianta del piede connesso con polmoni e bronchi è… il punto di appoggio nella corsa a piedi nudi! :)


Non saprei dire se correre a piedi nudi limita gli effetti della mia allergia, non ho una controprova e non tengo sicuramente nota dei dati statistici sul mio naso, ma sicuramente posso dire che, dopo aver corso a piedi nudi, respiro meglio.

Chi pratica barefooting è solito elogiare la sensazione di benessere che si ha dopo la corsa, il continuo massaggio del terreno sotto i piedi, come i percorsi Kneipp delle spa, stimola la circolazione sanguigna e, probabilmente, molto altro.

In ogni caso, se fatto in modo corretto e rispettando i tempi di adattamento, correre a piedi nudi è un'attività piacevole, divertente e produce benessere; se poi può darvi una mano con la vostra allergia, tanto di guadagnato!

In alternativa potreste sempre provare con i parassiti ;)

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

lunedì 11 marzo 2013

L'uomo di Neanderthal correva più lento dei conigli, e si è estinto

Ancora prove dimostrano come l'adattamento alle nuove condizioni ambientali sia la chiave della sopravvivenza e dell'evoluzione:

Più di 30.000 anni fa, la penisola iberica era ricca di cervi e di altre grandi prede di cui si cibava l'uomo di Neanderthal.
Probabilmente a causa della grande era glaciale, la popolazione di queste grandi prede è diminuita progressivamente.


Secondo un recente studio: I conigli e la sopravvivenza degli ominidi nella penisola iberica, sembra che gli uomini di Neanderthal avessero qualche problema nella caccia a prede più piccole come i conigli, e quando le grosse prede scarseggiarono, non riuscirono ad adattarsi alle nuove condizioni ambientali.

(vedi anche articolo sull'Huffington Post americano)

Del resto in questo blog avevamo già proposto una lettura non tradizionale dell'estinzione degli uomini di Neanderthal due anni fa, quando proponevamo che il motivo dell'estinzione potesse essere la loro poca capacità di correre:

La grande corsa a piedi nudi fra Neanderthal e Cro-Magnon

In ogni caso vale sempre il detto (adattato per l'occasione): non importa se sei un uomo di Neanderthal o un coniglio; quando ti svegli alla mattina, inizia a correre!

…a piedi nudi, naturalmente ;)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

mercoledì 6 marzo 2013

Le mie vecchie FiveFingers e l'occasione perduta di Vibram.


Sono molto triste.

Sto guardando le mie vecchie FiveFingers Treksport e mi rendo conto che ormai hanno finito la loro vita.

Dopo 2 anni di lavaggi in lavatrice la gomma della suola è diventata molto rigida, la tela ha degli strappi e il velcro della chiusura non si chiude più.


Sono triste perché mi ricordo la gioia che ho provato quando sono arrivato a casa con la scatola, mi sono subito cambiato e sono andato a correre in mezzo ai vigneti dietro casa.

Ero felice perché mi sentivo libero, non come a piedi nudi, ma qualcosa di molto simile e i perfidi sassolini taglienti del marmo della Valpolicella non erano più un problema: li potevo sentire e contare uno per uno, ma il mio passo era leggero e spensierato.

Il mio rapporto con le FiveFingers non è sempre andato nel migliore dei modi; nei più grandi amori ci sono sempre alti e bassi, come quando ho esagerato (troppo veloce, troppo a lungo) e mi sono beccato quell'infiammazione al tendine d'Achille… ad entrambi i tendini d'Achille… :(

Poi ho capito che, come nei grandi amori, ognuno di noi doveva avere i suoi spazi, le mie FiveFingers sono spesso restate nell'armadio e io sono andato a correre a piedi nudi, perché correre con le FiveFingers non è come correre a piedi nudi.

Quando corri a piedi nudi, senti i sassi, senti il bruciore della pelle sull'asfalto, e sai quando dire basta, quando fermarti: sono i tuoi piedi che te lo dicono!

Le FiveFingers sono come una mamma troppo protettiva, che non ti dice che nel mondo oltre al bene c'è anche il male. 

Le Fivefingers non ti dicono che stai esagerando, lo scopri ore dopo o il giorno dopo, quando il medico del pronto soccorso ti dice che hai una tendinite o una frattura da stress.

E tu ti chiedi "come mai"? perché sai che correre a piedi nudi è il modo più naturale di correre! 

Ma naturalmente non stavi correndo a piedi nudi, c'erano le tue FiveFingers che, a modo loro, cercavano di proteggerti, come una mamma troppo invadente.

Però quante soddisfazioni: come quando ho tagliato il traguardo della maratona di Venezia con quelle buffe scarpe a cinque dita, togliendo quasi 10 minuti al mio tempo migliore. Tutti mi chiedevano se ero matto! Ma io stavo benissimo!

Quanti ricordi, quante emozioni…

Sono triste per le mie FiveFingers, ma anche perché è stata buttata via la possibilità di convincere la gente a smetterla con le dannosissime scarpe iper-tecno ammortizzate e tornare a un modo più sano e bello di correre.

La moda delle FiveFingers ha contagiato molti a provare a correre a piedi nudi, e di questo siamo grati a Vibram. Ma è anche vero che correre con delle scarpe, seppure meravigliosamente minimaliste, non è come correre a piedi nudi. 

E ci si può fare male.

Nel marzo 2012, un gruppo di cinque studi legali ha depositato una class action contro Vibram USA Inc e Vibram FiveFingers LLC presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto del Massachusetts: 

"la società ha utilizzato dichiarazioni ingannevoli circa i benefici per la salute della corsa a piedi nudi".

L' errore di Vibram è stato quello di cavalcare l'onda di entusiasmo per la corsa a pedi nudi conseguente all'uscita del libro "Born to run" di Christopher McDougall, senza aiutare a creare una vera cultura del barefooting.

Io ci ho anche provato a dirglielo, ho proposto a Vibram di collaborare (gratis) per spiegare alla gente come non farsi male correndo a piedi nudi e con le FiveFingers. Non mi hanno mai risposto; probabilmente preferivano altri testimonial, più giovani, o con un miglior personal best sulla maratona.

Ora Vibram in Italia è molto tiepida sulla corsa a piedi nudi; preferisce spingere le scarpine a cinque dita nel mondo delle palestre, dei giovani, della moda.

Però io di gente con le FiveFingers in giro non ne vedo, nelle corse al massimo siamo in due o tre esaltati, in palestra non le usa nessuno.

Che peccato, che occasione sprecata. 

Guardo le mie FiveFingers Treksport e mi sento un po' triste; ma adesso le indosso, fado a fare una corsetta, e mi passa tutto.

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)