mercoledì 17 luglio 2013

Barefoot running: l'evoluzione dell'uomo e le nuove Nike Free Hyperfeel

Due milioni e mezzo di anni fa, anno più anno meno, l'uomo ha iniziato a cacciare.

C'erano delle ragioni per quest'evoluzione: le foreste che prosperavano di frutti si stavano diradando e la jungla era diventata un posto molto competitivo.

In realtà l'uomo, come tutti i primati, gorilla compresi, mangiava già carne, ma solitamente la cena era costituita da insetti, larve, piccoli animaletti.

Cacciare nella savana però era un'altra cosa: gazzelle e impala corrono veloci e rappresentano una sfida molto difficile per un primate.

L'uomo ha perso il pelo, iniziato a sudare (il più efficiente sistema di raffreddamento nel mondo animale) e assunto una posizione eretta, che permetteva di avvistare prede e predatori da lontano e subire meno i raggi del sole.

L'uomo ha iniziato a comunicare e collaborare: in gruppo è più facile adottare strategie di caccia.

Elaborare strategie di caccia implica una grande predisposizione al problem solving, e quindi intelligenza: il cervello dell'uomo ha iniziato a ingrandirsi e svilupparsi.

Per cacciare l'uomo ha iniziato a correre: la caccia con traccia o persistenza implicano una predisposizione alla corsa di resistenza in climi estremi.

Allora l'uomo correva a piedi nudi.

L'arco del piede, la caviglia, le ginocchia e l'anca sono uno dei migliori sistemi di ammortizzazione esistenti.

La pianta dei piedi, con i suoi milioni di sensori, aggiusta micrometricamente  il movimento al terreno per permettere la migliore propriocezione e quindi equilibrio.

Ci sono voluti due milioni e mezzo di anni per perfezionare la corsa di resistenza dell'uomo.

In 40 anni, dagli anni 70, l'uomo ha pensato che in due milioni e mezzo di anni la natura e l'evoluzione avesse fatto un pessimo lavoro, e ha costruito scarpe con supporto plantare, tacco rialzato e ammortizzazione.

L'uomo ha inventato i pronatori e i supinatori, il test del bagnato, e ha deciso che allungare il passo e atterrare di tacco fosse la cosa migliore per correre, a patto di avere le migliori scarpe sul mercato, da sostituire ogni "tot" chilometri, consigliate dagli "esperti" dei negozi.

L'uomo ha però continuato ad infortunarsi, a spaccarsi le ginocchia, le caviglie, e a spendere soldi comprare scarpe futuribili con iperammortizzazione e plantari su misura... e a farsi male.

Finché in varie parti del mondo, qualcuno ha provato a togliersi le scarpe e a scoprire che senza si corre meglio, le ginocchia fanno meno male, ed è più bello e divertente (complice anche un libro: Born to run di Christopher McDougall, leggi il post: Born to Run di Christopher McDougall)

Adesso, dopo più di 40 anni di scarpe l'uomo ha scoperto che senza scarpe si corre meglio, cosa che sapeva da milioni di anni, ma se l'era dimenticato.

Certo, correre a piedi nudi non costa nulla e non c'è interesse; per non perdere il mercato, le varie case produttrici di scarpe hanno inventato le "Barefoot shoes" ovvero le scarpe per correre a piedi nudi...

Purtroppo, con le "barefoot shoes" i problemi non sono spariti, fratture da stress, tendiniti e altro contiuano a rovinare la vita dei runners.

La verità è in realtà molto semplice: correre a piedi nudi significa... correre a piedi nudi!

Correre con le scarpe, seppure "barefoot", non è come correre a piedi nudi, e può portare a infortuni anche gravi.

Se tuttavia correte a piedi nudi per la maggior parte del tempo, e volete indossare un paio di scarpe dal look intrigante, sicuramente l'ultimo modello di Nike può valere più di un'occhiata.

Ma per favore, non chiamiamola "barefoot shoe".

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

martedì 9 luglio 2013

Earthing, a piedi nudi per combattere i radicali liberi

"I radicali liberi fanno invecchiare".

"Combatti i radicali liberi!"

"Assumi gli antiossidanti per combattere i radicali liberi!"

Ok.

Cosa sono i "radicali liberi"?

Tranquilli, la politica non c'entra nulla ;) I radicali liberi sono molecole o atomi che hanno perso un elettrone, carica elettrica negativa, pertanto assumono una carica positiva.

Poiché le cariche positive attraggono quelle negative, i radicali "rubano" elettroni alle altre molecole producendo un "effetto domino" che può danneggiare la struttura cellulare.


I radicali liberi sono un prodotto delle reazioni biochimiche in particolare aerobiche, cioè utilizzano l'ossigeno, e servono a produrre energia.

Altri fattori esterni favoriscono la produzione di radicali liberi:

Stress
Fumo
Inquinamento
Alimentazione non corretta

I radicali liberi rappresentano una potente risorsa per il sistema immunitario: servono per neutralizzare germi e microbi tramite l'infeziome.
Hanno un forte effetto ossidante, al punto che il premio Nobel James Watson ha proposto di proibire gli antiossidanti ai malati di cancro; le cellule cancerose prosperano infatti in ambiente anaerobico, ovvero privo di ossigeno. (http://royalsociety.org/news/2013/watson-antioxidants-cancer/)

Purtroppo, se i radicali liberi sono troppi, il processo distruttivo non si limita ai corpi estranei. Si ritiene che siano responsabili di invecchiamento, malattie cardiovascolari, cancro, morbo di Parkinson, Alzeimer...

Assumere troppi antiossidanti, specialmente tramite rimedi farmacologici, può ridurre le nostre difese contro i batteri, la capacità di rimarginare le ferite e altro.

Come riequilibrare quindi in modo naturale e non problematico il numero dei radicali liberi?

Correndo a piedi nudi!

I radicali liberi, come abbiamo detto, sono atomi o molecole che hanno perso un elettrone e quindi hanno carica positiva. La terra ha notoriamente una carica negativa, è cioè ricca di elettroni; il contatto fra i piedi, o altre parti del corpo, e la terra produce un trasferimento di cariche e un successivo equilibrio.

In pratica il nostro corpo viene  messo "a terra", come l'impianto elettrico di casa.

Questa teoria è stata elaborata da un ex tecnico del via cavo americano, Clinton Ober, che insieme con, Stephen T. Sinatra e Martin Zucker ha scritto un libro di cui si parla molto in rete: Earthing _ a piedi nudi.


Secondo gli autori, lo stare a contatto con la terra può aiutare nei seguenti casi:
  • la perdita di peso;
  • la diminzione di dolori cronici:
  • la più rapida guarigione delle ferite;
  • l’eliminazione del jet lag;
  • il rallentamento della perdita di massa muscolare con l’avanzare dell’età;
  • maggiore efficienza del sistema immunitario;
  • miglioramento del metabolismo.
Oltre a rallentare l'invecchiamento e, da una certa età,  a tutti piace vedersi più giovani ;)

Va detto che la teoria dell'earthing, per quanto affascinante, non è ad oggi avvalorata da studi scientifici e più di uno scienziato la definisce una "sciocchezza".

Secondo la mia esperienza personale, stare a piedi nudi mi fa sentire meglio, i miei problemi alle ginocchia, quando corro a piedi nudi spariscono miracolosamente e il mio umore migliora. Sono anni che non ho l'influenza, non ho mal di schiena, mal di testa, problemi di stomaco e la mia pressione, prima alta, si è stabilizzata su 80/120.

Purtroppo non mi sembra che nel mio caso funzioni per perdere peso :(
Dovrò per forza mettermi a dieta...

Forse l'earthing è una sciocchezza, o forse no. Come dice l'Agente K di "Men in black":

"1500 anni fa la gente credeva che fosse il Sole a girare attorno alla Terra. 500 anni fa la gente credeva che la Terra era piatta. E tu 15 minuti fa credevi che la gente fosse sola su questo Pianeta...Immagina Cosa Saprai Domani..."

Quello che so è che stare a piedi nudi mi piace e correre senza scarpe migliora la ma vita, anche se, ancora, non so perché  :)

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)