lunedì 21 settembre 2015

Corsa, caccia, evoluzione e la dimensione del cervello dell'uomo

Chi si interessa di corsa a piedi scalzi ha spesso letto a proposito della connessione fra corsa, caccia e evoluzione.

Ad un certo punto della sua storia evolutiva, circa 2,5 milioni di anni fa, l’uomo ha iniziato a cacciare in gruppo.
I tipi di caccia in branco sono la caccia di persistenza e la caccia con tracciatura, o un misto delle due.

La caccia di persistenza consiste nel individuare in un branco di prede un individuo debole, isolarlo dal resto del branco e inseguirlo fino allo sfinimento, per poi abbatterlo con lance o arco e frecce.

La caccia con tracciatura consiste invece nel ferire un individuo del branco, isolarlo dal resto del branco e seguirne le tracce finche non lo si raggiunge.

Perché possa funzionare, la caccia in gruppo richiede una serie di abilità:

  • linguaggio
  • memoria
  • associazione
  • pattern recognition
  • attenzione
  • percezione
  • azione
  • problem solving
  • immagini mentali

e naturalmente la corsa di resistenza

Se capace di trovare le piccole differenze?

Molti avranno riconosciuto nelle prime le comunemente dette “abilità cognitive”, la corsa è da un punto di vista dell’evoluzione umana, il collante di queste abilità. La capacità di riconoscere una particolare zebra all’interno del branco, seguirne le tracce, comunicare con gli altri membri del gruppo al fine di raggiungere uno scopo, portare da mangiare alla famiglia, sarebbero stati inutili senza la capacità dell’uomo di correre per decine di km sotto al sole delle savane.

A questo proposito consiglio di vedere Fair Chase; un film documentario dove dei runner professionisti ricreano la caccia di persistenza dei nostri antenati.

La dimensione del cervello umano ha iniziato ad aumentare in modo sensibile due milioni e mezzo di anni fa, parallelamente alla scoperta da parte dell’uomo della caccia di gruppo con conseguente inserimento di quantità di proteine nella dieta. La maggior capacità cerebrale ha dato la possibilità di migliorare le abilità cognitive e permettere l’uso di strumenti, come le armi che aiutavano a cacciare e così via, fino a circa 10.000 anni fa.

Le dimensioni, del cervello, contano!

10.000 anni fa, con la Rivoluzione Agricola del Neolitico la vita dell’uomo ha registrato un grande cambiamento: da cacciatore/raccoglitore è diventato agricoltore/allevatore.

Sembra che il prezzo della vita più comoda sia la diminuzione della nostra forza e salute, e una diminuzione delle dimensioni cerebrali di circa il 10%.

Per approfondire:
Scientist record decrease in human brain size
Scientists are alarmed by shrinking of the human brain

Per quanto il nostro cervello sia sicuramente più “allenato” agli stimoli e le connessioni neurali siano sicuramente più performanti,  e anche se alcuni scienziati hanno dato altre spiegazioni, c’è una discreta possibilità di avere meno intelligenza “pura” rispetto a un uomo di Cro Magnon.

La caccia quindi sembra essere strettamente connessa con la nostra evoluzione, ed è forse il legame con la caccia e la corsa il motivo per cui stiamo così bene dopo una corsa; come dice uno dei protagonisti del citato documentario "Fair chase", quando rincorri e cacci per tutto il giorno un'antilope, quell'antilope ha un sapore meraviglioso ;)

Naturalmente la caccia di cui si parla in questo articolo non ha nulla a che fare con la caccia sportiva moderna, la caccia era, ed è ancora per alcune tribù, una questione di sopravvivenza: se la caccia andava a buon fine la famiglia mangiava, altrimenti no. Probabilmente c’era anche più rispetto per le prede e per l’ecosistema, la cui salute rappresentava una risorsa fondamentale per la sopravvivenza, cosa che oggi abbiamo dimenticato.

Cordialmente, a piedi nudi :)

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

Nessun commento:

Posta un commento