Come sappiamo per correre scalzi dobbiamo cambiare modo di correre: atterrare sulla parte frontale del piede anziché sul tacco, accorciare la falcata, accelerare la cadenza (180 passi al minuto), spingere leggermente avanti il busto per sfruttare la forza di gravità e piegare le gambe.
Sappiamo anche che facendo tutto questo riusciamo a evitare gran parte degli infortuni e dolorini vari che affliggono i runners "calzati".
Ci vuole un po' prima che legamenti, muscoli e tendini si adattino, e quando alla fine facciamo nostro questo modo di correre potremmo pensare di avere risolto tutti i nostri problemi...
Sfortunatamente manca ancore un piccolo particolare: la pianta del piede.
Ammettiamolo siamo nati con le scarpe!!
Fin da piccoli abbiamo coperto e protetto i nostri piedi con calze scarpe, ciabatte, scarponi e… barefoot shoes, le scarpe minimaliste che danno quasi l'impressione di correre a piedi nudi, ma impediscono anch'esse alla pelle di reagire alle sollecitazioni del terreno.
Come tutte le parti del corpo che non si utilizzano, anche la pelle della pianta del piede è "addormentata", pertanto correre su asfalto, sassi e tapis roulant a piedi nudi porta a un fastidioso problema: le vesciche!!
Cosa fare per irrobustire la pelle e evitare le vesciche?
- Correte poco, ma tutti i giorni; la pelle del piede in questo modo si può abituare gradualmente e senza traumi.
- Evitate di correre a lungo su superfici bagnate, come l'asfalto sotto la pioggia. La pelle bagnata è più morbida e sensibile alle abrasioni.
- Se si corre a lungo sul talps roulant, il tappeto tende a scaldarsi, l'attrito insieme col calore aumenta il rischio di vesciche. Appena avvertite un minimo bruciore, fermatevi e lasciate alla pelle del piede il tempo di riprendersi. Dividere l'allenamento in due, metà alla mattina, metà alla sera, può essere una buona idea.
- Quando uscite a correre scalzi, portatevi sempre dietro un paio di scarpe o sandali; se avvertite dolore o anche solo un po' di bruciore, indossatele e preferibilmente tornate a casa camminando.
- Se la pelle del piede è particolarmente secca, idratatela con una crema con ossido di zinco, come quelle usate comunemente per pannolini dei neonati.
Ma se ormai avete esagerato, adesso cosa si può fare?
- Quando si esce a correre scalzi, è sempre consigliabile portare con sé un kit di "sopravvivenza" con cerotto spray liquido e/o cerottini per vesciche che possiamo usare per poter tornare a casa. Dei fazzolettini imbevuti e disinfettanti possono pulire la vescica prima di mettere il cerotto, in questo modo si rischiano meno fastidiose infiammazioni.
- Una volta a casa, se occorre, bucate la vescica per fare uscire il liquido con un ago sterile, disinfettare accuratamente, asportare la pelle morta in eccesso e coprire con un cerotto, meglio se per vesciche.
- Nel caso di vesciche particolarmente profonde si può usare una pomata cicatrizzante come Cicatrene, coprire con un cerotto normale e lasciare a riposo un paio di giorni.
Naturalmente anche chi corre con le scarpe è soggetto alle vesciche! Se correte con scarpe minimaliste, eccovi qualche consiglio dettato dalla (mia) esperienza:
- Non limitatevi all'uso di scarpe minimaliste, inserire sempre una parte di corsa rigorosamente a piedi scalzi per irrobustire il piede.
- Accertatevi di indossare la misura giusta, devono calzare come un guanto, non troppo strette, non troppo abbondanti. Il piede non deve scivolare e la punta delle dita non deve toccare la scarpa.
- Se una calzatura ripetutamente crea vesciche nello stesso punto a causa di cuciture o altro, sostituitela con un altro modello (o correte a piedi nudi!).
- Spalmare della vaselina sulle zone del piede più a rischio prima di indossare la calzatura, specialmente per corse particolarmente lunghe (mezza maratona, maratona…)
Come sempre la prevenzione è sempre preferibile al rimedio, ma… non saranno un paio di vesciche a fermarci, no?
Una domanda, qualora sorgano vesciche dopo una corsa piedi nudi, successivamente alla guarigione dalle stesse la pelle dovrà "riprendere da zero" ovvero i risultati ottenuti saranno stati vanificati dalle vesciche o la pianta del piede comunque continuerà ad irrobustirsi come prima ? Grazie per l'attenzione.
RispondiEliminaInteressante domanda a cui non ho una risposta precisa. Non è sicuramente ripartire da zero. Ho avuto recentemente un serio problema di vesciche per aver corso 21Km con le scarpe (nel triathlon in Italia purtroppo sono vietate sia la corsa a piedi nudi sia le FiveFingers), devo dire che la pelle che ricresce è comunque robusta.
RispondiEliminaCorro a piedi nudi da circa 6 mesi, max 6km due volete a settimana, in genere su asfalto. Ma ho un continuo problema di vesciche solo sulla parte anteriore esterna del piede sinistro. Può essere dovuto ad uno scorretto appoggio? Se l'asfalto è liscio il problema diminuisce ma è sempre presente. Esiste a Milano qualcuno in grado di controllare la mia corsa, senza mettersi a ridere o darmi del pazzo?
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