Se digitiamo in un motore di ricerca "barefoot injuries" o "infortuni corsa a piedi nudi" otteniamo una serie di pareri di autorevoli podiatri e "esperti" vari.
Certo, qualcuno è sul sito di produttori di… scarpe, seppure minimaliste, zero-drop, o "barefoot", ma non voglio pensare male ;)
Mi piacciono molto i commenti dei podologi allarmati per il crescente numero di infortuni dovuti alla corsa "barefoot". Beh, qualche anno fa a piedi nudi correva solo Ken Bob e i Tarahumara, adesso siamo di più ed è inevitabile che qualcuno in più si possa fare male. D'altro canto il fatto che molti podologi propongano plantari molto costosi non significa che ci debba essere necessariamente un certo conflitto d'interessi, è vero infatti che per certe patologie un plantare può aiutare a camminare meglio.
Però quello che mi diverte di più sono gli "esperti".
Gli "esperti" sono generalmente ex sportivi, allenatori o medici sportivi che… non hanno mai corso a piedi nudi!
Eccovi ad esempio un articolo di un noto sportivo, vincitore della maratona di New York un po' di anni fa e ora "guru" della corsa che afferma che un runner di una certa età non può correre a piedi nudi perché ha i muscoli dell'arco plantare troppo "molli"…
…e perché mai dovrebbe averli "molli"?
Perché ha sempre usato le scarpe!
E quindi, secondo questo ragionamento, dovrebbe usare ancora le scarpe, in modo che con l'età i suoi muscoli diventino ancora più molli!
Ma la lista di amenità sull'argomento è lunga, possono correre a piedi nudi:
- chi è magro come i keniani
- chi ha corso a piedi nudi sempre da quando era piccolo
- chi ha una biomeccanica perfetta (che però nessuno sa qual'è)
- i giovani
e ancora:
- è meglio correre a piedi nudi su superfici morbide
- correre su asfalto a piedi nudi si danneggiano le caviglie
- nell'erba ci sono sassi aguzzi, vetri, rami, radici... serpenti a sonagli e ghepardi no? ;)
La mia risposta è semplice: io peso 89 kg per 1,84 di altezza, ho 47 anni e ho iniziato a correre 8 anni fa dopo anni di divano e TV, fino a un paio di anni fa il dolore alle ginocchia mi stava facendo letteralmente smettere di correre :(
Poi ho iniziato a correre a piedi nudi e ho risolto tutti i problemi (tranne la pigrizia e la passione per la buona cucina, naturalmente!).
Io vorrei che questi "esperti" dessero qualche consiglio per quelli che vogliono imparare a correre meglio, come ad esempio andarci piano; in realtà i muscoli generalmente si abituano velocemente a un modo più naturale di correre, ma tendini, legamenti e ossa, no.
"Troppo e troppo presto" rappresentano il maggiore problema dei barefooter.
Occorre ricordare ancora una volta che usare scarpe minimaliste, zero-drop e "barefoot" non vuol dire correre a piedi nudi. La risposta sensoriale della pelle sotto i piedi è il migliore controllore di quando stiamo esagerando.
D'altra parte siamo abituati ai dentifrici consigliati dai dentisti, accettiamo consigli su una corretta alimentazione da fabbricanti di merendine e crediamo che la dieta mediterranea sia costituita da pizza e pasta: perché quindi non accettare consigli sul barefooting da produttori di scarpe e "guru" che a piedi nudi non hanno mai corso?
E' il mondo capovolto di Alice.
Tutto questo però mi dà un'idea: il prossimo blog lo faccio sull'economia globale o sulla cardiochirurgia, oppure su genetica e biotecnologie, tanto non sembra sia necessario essere particolarmente competenti per dare suggerimenti! ;)
Se posso dare io un consiglio: toglietevi le scarpe e correte a piedi nudi, piano piano, senza fretta, magari date un'occhiata a questo video:
Buone corse amici barefooters, e buona lettura!
http://www.newtonrunning.com/run-better/improve-your-running/324-barefoot-running-injuries
http://www.orlandopizzolato.com/forum_thread.php?idf=7&idt=1523
http://www.albanesi.it/Corsa/plantare.htm
http://www.albanesi.it/arearossa/articoli/piedi_nudi.htm