venerdì 24 giugno 2011

La grande truffa della maratona ;)

Da Wikipedia:

Fidippide (o Filippide) (... – Atene, 12 agosto 490 a.C.) è stato un militare greco antico, noto per essere stato un leggendario corridore.

La leggenda narra che Milziade, a capo degli eserciti di Atene, dopo la vittoria sui persiani nella battaglia di Maratona (490 a.C.), incaricò Fidippide di recare la buona notizia ad Atene; la distanza tra le città di Maratona ed Atene è di circa 42 km e Fidippide percorse l'intero tragitto di corsa senza mai fermarsi; dopo aver gridato l'annuncio della vittoria di Atene sui Persiani, gridando "Νενικήκαμεν" (Nenikékamen, "abbiamo vinto"), l'araldo crollò al suolo morto, stremato dallo sforzo.

...
Da Google Maps possiamo vedere che la distanza fra Atene e Maratona è un po' meno di 40 Km...

View Larger Map

...e naturalmente sappiamo che correre per 40 km non significa morire!! ;)
Con più di 500.000 finisher nel 2010 nei soli Stati Uniti sarebbe stata una notevole strage!!! :))

Sempre da Wikipedia:

Luciano di Samosata (in greco: Λουκιανὸς ὀ Σαμοσατεύς; in latino: Lucianus Samosatensis; Samosata, 120 circa – Atene, tra il 180 e il 192) è stato uno scrittore e retore greco antico di origine siriana, celebre per la natura arguta e irriverente dei suoi scritti satirici.

A quanto pare fu lui a "creare" la figura di Filippide, il soldato greco che corse ad Atene dopo la battaglia di Maratona senza fermarsi per poter annunciare "Niké! Niké!" ("Vittoria! Vittoria!") e spirare subito dopo. Pare che in realtà Filippide fosse un antico messaggero greco per nulla collegato alla battaglia di Maratona, mentre il soldato morto dopo l'annuncio pare si chiamasse Tersippo o Eucle. Tuttavia gli storici contemporanei della battaglia (Erodoto in primis) non fanno alcun riferimento a tale avvenimento. Dal mito di Filippide e della sua corsa Pierre de Coubertin trasse l'ispirazione per la creazione dell'odierna maratona.

Da notare oltretutto che il grido Filippide ha dato il nome ad una delle più grandi case di scarpe sportive del mondo, la quale, di fatto, nel bene e/o nel male, ha dato un enorme contributo a quello che è il running moderno.

Quindi questo grande movimento, perché intendiamoci, non è solo uno sport, ma un modo di vivere, è basato su una menzogna almeno pari a quella di Babbo Natale o il balcone di Giulietta a Verona?

A me viene in mente solo una risposta: e chi se ne frega!! :)))

Se non si chiamava Filippide, se non è morto dopo aver corso 40 km, buon per lui!!
La verità è che a quel tempo non c'erano vie di comunicazione, non c'erano automobili, treni, aerei e neanche telefoni o "smartphone". Tutte le comunicazioni si effettuavano a piedi, solitamente di corsa. I messaggeri in realtà non corrervano per 40 km... correvano avanti e indietro per tutta la giornata, tutti i giorni, indossando peraltro solo un paio di sandali (e avete presente i sassi nelle pianure greche?!!).

Dopo tanto tempo abbiamo ri-scoperto quello che l'uomo ha sempre fatto (per comunicare, cacciare, sopravvivere...), cioè correre lunghe distanze!
E meno male, perché ci stavamo dimenticando quanto sia bello :))

Vi lascio con una chicca: il grande Steeve Reeves, dopo Ercole, Maciste e altri eroi leggendari, ha interpretato anche il nostro Filippide!!! (e correre una maratona col peso di quella montagna di muscoli, non dev'essere uno scherzo!!!)


Cordialmente, a piedi nudi :) 

Vi aspetto su www.corriapiedinudi.it :)

1 commento:

  1. Un mito è sempre in bilico tra realtà e fantasia.
    Và comunque consderato che la corsa l' avrebbe sostenuta dopo una battaglia e non appena alzato, magari pure addobbato con armature & C.

    RispondiElimina