Una delle cose che trovo più piacevoli è ripescare qualche vecchia rivista che con gli anni si accumulano in attesa che mi decido a fare "le grandi pulizie".
Fra le altre cose, è bello vedere come le visioni cambiano e spesso quello che sembrava la scoperta del secolo si dimostra una "stronzata galattica" (termine poco scientifico ma appropriato!); un esempio fra tutti, il più divertente: "I vegetariani sono più intelligenti" :D
Mi è capitato fra le mani il numero di agosto 2010, un anno esatto fa, di una rivista sulla corsa fra le più "autorevoli" (le virgolette sono d'obbligo) in Italia (e non è Runner's World) che... beh, mentre lo ri-leggevo, non riuscivo a credere che qualcuno potesse averlo veramente scritto!
Sulla copertina si legge, testualmente: "Scarpe, l'ultima sciocchezza, sono peggio dei tacchi a spillo".
Incuriosito mi fiondo a pagina 72 dove un indignato redattore cita un articolo apparso sul Corriere della Sera del 26 gennaio 2010, dove si citava uno studio dove si mettevano in discussione le scarpe da corsa più o meno ammortizzate con più o meno controlli etc. (l'abbiamo già sentita 'sta storia, no?).
Lo studio consisteva semplicemente di far correre un gruppo test sul tapis roulant con le scarpe (uguali per tutti) e senza scarpe, e concludeva che anziché ammortizzare gli urti sul terreno provocava maggiore torsione di caviglie ginocchia e anca.
Se volete dare un'occhiata, c'è un'intervista a Cesey Kerrigan, la conduttrice dell'esperimento:
http://peakperformance.runnersworld.com/2010/02/feb-21-barefoot-running-biomechanics-expert-casey-kerrigan-m-d-hopes-to-develop-a-naturally-compliant-shoe.html
Fra l'altro segnalo che la dottoressa Kerrington ha creato una linea di scaper minimaliste che tuttavia non mi fanno impazzire:
http://cdcsuspension.com/
L'articolo sul Corriere terminava con una battuta/provocazione: le scarpe da corsa fanno peggio dei tacchi a spillo.
Il nostro bravo redattore della nostra affermata rivista di corsa, anziché prendere la battuta per quello che che è, prende sul serio la provocazione e si lancia in una disperata difesa delle scarpe da corsa iper tecnologiche, novello David Crockett a difesa di un'indifendibile Fort Alamo ;)
Cerca in primo luogo di smontare i metodi di misurazione delle forze agenti sulle articolazioni, si affanna a dire che in realtà ogni soggetto deve usare un tipo di scarpa differente (mi raccomendo, cambiatele spesso!!!), magari con qualche ortesi personalizzata. Poi il Tapis Roulant è diverso dall'asfalto, e le scarpe usate per i test sono pensate per l'asfalto (allora abbiamo bisogno di un paio per l'asfalto e uno per la palestra?) quindi non vale! ;)
Ma la cosa più divertente è che lo studio riporta, quando si corre a piedi nudi, una diminuizione della falcata di circa il 6%, e a questo punto il nostro bravo redattore si lancia in un "credo che questo punto dimostri piuttosto bene - qualora ce ne fosse bisogno - soprattutto quanto le moderne scarpe da running siano effettivamente confortevoli ed efficienti"...
Naturalmente noi sappiamo che più la falcata è minore e maggiore la frequenza, meno impatto si ha sul terreno e quindi meno infortuni!! Ma il nostro amico non lo sa ;)
Oh, beata ignoranza!!
No, no! So che qualcuno di voi, cari lettori di blog, penserà a un complotto ordito dalle case produttrici di scarpe per aumentare i consumi ai danni delle nostre povere caviglie e ginocchia, ma non è così!!
Nello stesso numero di agosto 2010 si legge in un articolo sulla superirità dei Kenyani: "lontani dai laboratori di ricerca e dai microscopi, le origini del nostro dominio sono da ricercare nei piedi nudi dei nostri ragazzi, che camminano o più spesso corrono attraverso i boschi per andare a scuola e per tornare poi a casa"; a pagina 102, sempre dello stesso numero di agosto 2010 la presentazione del libro: "La rivoluzione di Bikila" e nella categoria "jogging" della rubrica/catalogo delle scarpe, idovinate un po'? Le Vibram Five Fingers!! :)
Quindi, non solo il redattore si pone in modo assolutamente ottuso rispetto a novità e possibili novità migliorative, ma dimostra chiaramente che neppure si è degnato di leggere il proprio giornale!!
Le case produttrici di scarpe non hanno ordito un complotto, semplicemente Nike, Asics, Merrell e le altre stanno cambiando linea di produzione e prodotti per fabbricare scarpe che ci fanno correre in modo più naturale e salutare... continuando a guadagnarci, come sempre.
Il problema è la stupidità e l'ottusità degli allenatori che non si rendono conto che i loro atleti si stanno rovinando, dei giornalisti che dopo decenni di "test del bagnato" non riescono a pensare in modo diverso, di negozianti che sull'analisi della corsa su tapis roulant e telecamera hanno costruito il loro piccolo modesto impero, sugli ortopedici (ma fortunatamente non sono tutti così) che in malafede consigliano costosissime ortesi...
Volete veramente scoprire se correre a piedi nudi può essere meglio?
Lasciate stare riviste, consigli di esperti e blog su internet (tranne questo, naturalmente ;), toglietevi le scarpe e andate fuori a correre!
Ah, dimenticavo, a pagina 70 dello stesso numero di agosto 2010 c'è un articolo su "I mezzi per curare al meglio le patologie da sovraccarico funzionale del corridore". Io personalmente non l'ho letto perché non mi interessa: io corro a piedi nudi! ;)
Cordialmente, a piedi nudi :)
Nessun commento:
Posta un commento